Negli ultimi giorni, un tragico evento ha riportato l’attenzione sul batterio Listeria monocytogenes, responsabile di gravi infezioni alimentari. Una donna di 60 anni è deceduta all’ospedale di Città di Castello dopo aver consumato un insaccato contaminato, portando alla richiesta di rinvio a giudizio per il titolare di un’azienda della provincia di Arezzo. Questo caso evidenzia l’importanza di conoscere i rischi associati a questo batterio, che si trova comunemente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione.
La listeriosi è un’infezione provocata dal batterio Listeria monocytogenes, frequentemente trasmessa tramite alimenti contaminati. Sebbene la malattia sia relativamente rara, può avere conseguenze gravissime, in particolare per neonati, anziani, donne in gravidanza e individui immunocompromessi. La listeriosi può manifestarsi con sintomi simili all’influenza o a disturbi gastroenterici, ma nei casi più gravi può portare a meningiti, setticemie e persino aborto.
La principale via di trasmissione della Listeria è alimentare. Anche se bambini e adulti sani possono occasionalmente contrarre l’infezione, raramente sviluppano forme gravi. Al contrario, le persone a rischio possono subire conseguenze molto più severe. È importante notare che il batterio resiste bene a basse temperature e può proliferare in alimenti conservati in frigorifero, ma è vulnerabile ai normali processi di cottura.
La prevenzione è la chiave per ridurre il rischio di listeriosi. Ecco alcune pratiche consigliate:
1. Mantieni la cucina pulita, lavando mani, coltelli e superfici dopo aver manipolato alimenti crudi. Assicurati che il frigorifero sia mantenuto a una temperatura di 4°C e il congelatore sotto -17°C.
2. Risciacqua accuratamente frutta e verdura sotto acqua corrente, anche se verranno sbucciati. Pulisci meloni e cetrioli con una spazzola pulita.
3. Cuoci la carne completamente e non conservare alimenti oltre la data di scadenza. Fai attenzione a separare alimenti crudi da quelli cotti.
4. Evita di consumare formaggi molli o latte non pastorizzati, a meno che non sia certa della loro origine.
Le persone a rischio dovrebbero adottare ulteriori precauzioni, come evitare panini contenenti carni o prodotti da gastronomia non riscaldati e non mangiare paté freschi o pesce affumicato, a meno che non siano conservati in contenitori a lunga scadenza.La listeriosi è una malattia seria che richiede attenzione e precauzioni specifiche, soprattutto per le persone più vulnerabili. Educarsi sui rischi e seguire le linee guida igieniche può fare la differenza nel prevenire infezioni potenzialmente letali. Ricorda sempre che la sicurezza alimentare è una responsabilità condivisa.