lunedì, Marzo 24, 2025
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MANGIASOGNI, L’ARTISTA CHE RACCONTA LA DISILLUSIONE DI UNA GENERAZIONE

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Era esattamente il 16 maggio del 2023 quando è uscito Niente come primail romanzo d’esordio edito da Mondadori, scritto e illustrato dall’autore della pagina Instagram Mangiasogni.

Romanzo che attraverso i personaggi di Edoardo e Rebecca racconta il senso di smarrimento e la disillusione di una generazione che fatica a trovare il proprio posto nel mondo.

Entrambi i protagonisti, anche se attraverso storie e strade diverse, si ritrovano a vivere in grandi città, totalmente assorbiti da un lavoro che li prosciuga di tutte le energie e che non sembra restituir loro il senso che avevano creduto di dover trovare nella loro vita professionale.

Entrambi per vicende diverse si sono ritrovati a fare cose che in fondo non li rappresentano e per le quali si chiedono costantemente se ne valga la pena, se la vita da adulti che avevano sognato da ragazzi sia veramente tutta lì, racchiusa in una routine lavorativa che fagocita il tempo delle loro vite senza lasciar loro la forza di coltivare altro o di fare altro che non sia stordirsi la sera tra aperitivi coi colleghi e discoteche fino a notte fonda.

Un peso amaro e ingombrante si era depositato sul suo stomaco, spargendo per tutto il corpo spore di disagio e inquietudine. Non riusciva a capire se fosse vergogna, colpa, delusione, senso di non appartenenza o un insieme di queste cose, ma quella strisciante sensazione lo faceva sentire indifeso.”

Per Edoardo resta la nostalgia del piccolo paese in cui è cresciuto, in cui ogni fine settimana corre a rifugiarsi, nella speranza di ritrovare l’autenticità delle relazioni che sente di aver perso e a rallentare il tempo, che nella vita della grande città dove lavora sembra scorrere in maniera troppo frenetica. Ma il suo paesino non è immune allo scorrere del tempo, ed Edoardo si ritrova a fare i conti con le cose che cambiano, le persone che vanno via, un mondo che in fondo non è più lo stesso di quando era ragazzo, anche perché ad essere cambiato ormai è anche lui.

“Aveva bisogno di prendere atto della più importante e amara consapevolezza degli ultimi mesi. Poteva tapparsi in paese, nascondersi a casa dei suoi, annullarsi sotto le coperte, ma nulla di tutto questo avrebbe fermato il tempo e impedito a ogni cosa di cambiare.”

Rimane la nostalgia di un mondo fatto soprattutto di speranze per il futuro, e di una promessa che da ragazzo aveva creduto vera, ma che invece non si è mai avverata, perché adesso che Edoardo la vede da vicino, quella prospettiva del lavoro sicuro nella grande città gli appare per quella che è: una vita di alienazione e infelicità.

Il libro è corredato da illustrazioni nelle quali i personaggi prendono forma e vita davanti ai nostri occhi e assieme a loro prende vera e propria forma anche il mostro che li tormenta nei momenti di solitudine e sconforto, un mostro nato dai detriti di delusioni e sofferenze, che finisce col diventare la principale voce interiore con cui i protagonisti interloquiscono. 

Una storia dunque che si presenta come l’immagine di una generazione disillusa, che non riesce a riconoscersi più nei valori dei genitori, né tuttavia sembra avere la forza di crearne di nuovi, rimanendo così in un limbo di incertezza, paura e nostalgia. Limbo nel quale il lettore rimane assieme al protagonista fino alla fine, aspettando il coraggio di una svolta.

Si sentiva come davanti ad un altissimo scoglio da cui tuffarsi poteva voler dire vivere emozioni stupende o farsi molto male. Restando fermo sarebbe stato al sicuro, ma prima o poi la giornata al mare sarebbe finita, e di quel tuffo sarebbe rimasto solo il rimpianto.

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