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Manovra, verso il taglio delle aliquote Irpef. Il risparmio per impiegati e autonomi

di  Andrea Varone

 

In Italia, la discussione sulla legge di Bilancio accende il dibattito sul taglio dell’aliquota Irpef per il ceto medio. Possibili i risparmi in busta paga per migliaia di lavoratori. Il governo punta a ridurre l’aliquota per i redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro, scendendo dall’attuale 35% al 34% o, in uno scenario più ottimistico, al 33%. Questo intervento, secondo i tecnici, porterebbe nelle tasche dei lavoratori dipendenti con redditi medio-alti un risparmio annuo che può arrivare fino a 627 euro. Ma il tutto dipende dal successo del Concordato preventivo per i lavoratori autonomi, misura chiave che dovrà garantire al governo le risorse necessarie.

I risparmi previsti

Stando ai calcoli della Fondazione nazionale dei commercialisti, un taglio dell’aliquota al 34% porterebbe un risparmio di 543 euro per chi guadagna oltre 35.000 euro lordi all’anno, mentre con una riduzione al 33%, il risparmio salirebbe a 627 euro per redditi di 40.000 euro. Chi guadagna meno, invece, potrebbe risentire di lievi effetti negativi, con perdite che oscillano tra i 101 e i 145 euro annui per redditi fino a 35.000 euro lordi.

Ecco alcune simulazioni per capire l’impatto delle due aliquote:

 
  • 30.000 euro lordi: -101 euro sia al 34% che al 33%
  • 35.000 euro lordi: -145 euro (34%), +107 euro (33%)
  • 40.000 euro lordi: +543 euro (34%), +627 euro (33%)
  • 50.000 euro lordi: +174 euro (34%), +348 euro (33%)

Impatto su autonomi e pensionati

Gli autonomi e i pensionati, esclusi dal taglio del cuneo fiscale, beneficerebbero comunque di riduzioni Irpef, anche se più contenute. Per i redditi intorno ai 30.000 euro, il risparmio si ferma tra i 20 e i 40 euro, mentre i redditi oltre i 50.000 euro potrebbero vedere un risparmio massimo di 440 euro.

Il cuneo fiscale e le novità del 2025

 

Con il nuovo cuneo fiscale 2025, aumenta la platea dei beneficiari: i dipendenti con retribuzioni tra 35.000 e 44.000 euro potranno accedere ai benefici. Tuttavia, rispetto al 2024, si registra una leggera riduzione nei vantaggi, con perdite stimate intorno ai 180 euro annui. Ad esempio, chi ha un reddito di 30.000 euro, nel 2024 ha risparmiato 1.101 euro, ma nel 2025 il risparmio scenderà a 1.000 euro. Chi invece guadagna 40.000 euro, escluso dal taglio del cuneo nel 2024, riceverà nel 2025 una riduzione di 460 euro.

Gli effetti concreti delle misure sul reddito dipenderanno dalle risorse effettivamente disponibili. Se il Concordato preventivo porterà le adesioni necessarie, il taglio dell’Irpef si concretizzerà a vantaggio del ceto medio.

 

 

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