La deputata diventa segretaria del partito moderato: obiettivo radicamento territoriale e rafforzamento del “popolarismo sturziano” in vista del 2027.
Mara Carfagna, già ministra per il Sud e presidente di Azione, entra ufficialmente nella segreteria nazionale di Noi Moderati nel ruolo di segretaria. L’annuncio arriva durante la conferenza stampa odierna del partito, dove si delineano le nuove cariche: Mariastella Gelmini e Saverio Romano rispettivamente come capo delegazione al Senato e coordinatore politico, mentre Carfagna assume un incarico chiave nella costruzione di un centrodestra più coeso e radicato sul territorio .
Verso un centrodestra solidale e popolare
Carfagna ribadisce la volontà di consolidare l’area moderata, accomunata da valori cattolici e liberali. Noi Moderati, nato per diventare una “costola organica” del PPE e superare l’attuale frammentazione, punta ora a intercettare il consenso del ceto medio penalizzato negli ultimi anni .
I piani per il futuro
Tra i contorni dell’azione politica spiccano:
Radicamento territoriale: con l’obiettivo di candidarsi e ottenere risultati concreti durante le elezioni regionali.
Campagna iscrizioni: già oltre 20 000 aderenti, con vista di crescere ulteriormente verso il 3 % previsto dal sistema elettorale .
Prossimi appuntamenti: un congresso in vista a Valencia e un evento focalizzato sulla sanità pubblica, temi sui quali Carfagna intende incidere.
Il messaggio di Carfagna
Durante la conferenza Carfagna ha dichiarato:
«È il secondo step di un percorso iniziato mesi fa: il momento di consolidare la nostra presenza sul territorio è finalmente arrivato».
Implicazioni politiche
Con il nuovo assetto, Noi Moderati si propone come alternativa ai partiti tradizionali:
Nel centrodestra: mira a fungere da punto di riferimento tra la linea (Forza Italia) e quella più sovranista (Fratelli d’Italia).
Sul piano europeo: intende rafforzare i legami con il PPE, in un’ottica di costruzione di un’alleanza moderata europea.
In sintesi
La nomina di Mara Carfagna a segretaria rappresenta un passo strategico nel tentativo di consolidare un’area di centrodestra moderata e influente, con un chiaro focus su territorio, elettori del ceto medio, sanità e buone pratiche europee.