venerdì, Maggio 23, 2025
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Mariasole Pollio, “Nel film su Pino Daniele sto dando tutta me stessa. Io e Massimiliano Caiazzo ci stiamo tenendo per mano sul set”

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Da giovanissima promessa del web a volto affermato del cinema e della tv, Mariasole Pollio continua a costruire la sua carriera un passo dopo l’altro, con grinta, autenticità e uno sguardo sempre acceso. Oggi è nel cast di Je so’ pazzo, il biopic che racconta la vita di Pino Daniele, dove interpreta Dorina Giangrande, la prima moglie del cantautore napoletano. Un ruolo che lei stessa definisce “intenso, travolgente e profondamente sentito”.

Mariasole racconta di come questa proposta sia arrivata subito dopo l’esperienza al PrimaFestival, che ha condotto con disinvoltura durante l’ultima edizione di Sanremo. Un palco importante, che ha confermato il suo talento già notato da giovanissima: a 16 anni era considerata un “prodigio”, dopo aver conquistato il pubblico come youtuber e attrice nelle prime serie per ragazzi, come Don Matteo e il film Se son rose di Leonardo Pieraccioni. Un percorso iniziato con naturalezza, ma coltivato con tanta dedizione. Nel film su Pino Daniele, la giovane attrice veste i panni di Dorina, un personaggio che ha sentito suo fin dal primo provino. “Ho conosciuto Dorina, e anche i suoi figli Cristina e Alessandro. Mi hanno aiutata molto a entrare nel ruolo, che ho avuto poco tempo per preparare, ma che ho vissuto in modo profondamente intenso”, racconta. “Con Dorina c’è stato un abbraccio forte al primo incontro, uno di quelli che ti toccano dentro”.

Fondamentale, per lei, il rapporto con Massimiliano Caiazzo, che interpreta Pino Daniele: “Ci stiamo donando al cento per cento, senza pregiudizi e senza riserve. Ci stiamo ascoltando, ci stiamo tenendo per mano mentre raccontiamo questa storia d’amore. È un viaggio emotivo che stiamo facendo insieme, e credo che questo si vedrà sullo schermo”. E anche sulle scene d’amore, spesso delicate da girare, Mariasole ha le idee chiare: “Dipende tutto dal regista. Nicola Prosatore ci protegge, ma ci lascia anche la libertà di sentire davvero quello che accade sul momento. E questa fiducia rende tutto più vero”.

Molto attiva sui social, Pollio è seguita da una vasta community. Eppure, dietro ogni post c’è riflessione e misura: “Non ho mai paura di espormi. Ma su temi come i femminicidi, sento l’urgenza di dire qualcosa, e al tempo stesso il bisogno di farlo con consapevolezza. Di solito non pubblico mai la prima bozza. Rileggo, riscrivo. Perché garbo e diplomazia, in certi casi, sono più forti della rabbia”. Tra i suoi sogni c’è quello, ambizioso e bellissimo, di interpretare Sophia Loren in un futuro biopic. E c’è anche una visione chiara della carriera che vuole costruire: “Il successo di oggi non è quello a cui punto. Vorrei una carriera che duri nel tempo, che sappia resistere anche ai momenti di pausa, inevitabili per chi fa questo mestiere”.

Non ha dubbi nemmeno sul collega che più l’ha ispirata: “Lavorare con Carlo Conti è stato un onore. Amo la sua leggerezza e serenità: sono la prova che, con il tempo, questo lavoro può diventare  ancora più divertente, più vero”.Mariasole oggi ha 20 anni, ma cammina già con la maturità di chi ha imparato presto a mettersi in gioco, a crescere sotto i riflettori senza perdere autenticità. E mentre racconta l’amore di Pino Daniele, ne porta in scena anche un po’ del suo: quello per l’arte, per la verità e per le storie che vale la pena raccontare.

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