Seimila euro per i permessi di soggiorno, duemila richieste a Salerno. Meloni: “Sistema criminale”.
La premier commenta l’inchiesta di Salerno che si è conclusa con 31 persone ai domiciliari, tra cui il tesoriere regionale del Pd Nicola Salvati. La premier: “Non a caso, ho presentato un esposto all’Antimafia per fare luce sulle troppe anomalie” Un sodalizio criminale che rimediava permessi di soggiorno in base a richieste di lavoro fittizie. Il ruolo di Nicola Salvati, sospeso dal partito. E l’esposto della premier con l’allarme sulla Campania.
36 misure cautelari personali e un giro d’affari di un milione di euro. L’inchiesta su corruzione e immigrazione clandestina della procura di Palermo ha portato alla scoperta di un sodalizio criminale che avrebbe presentato per duemila cittadini extracomunitari, disposti anche a pagare elevate somme di denaro pur di ottenere un titolo di soggiorno in Italia, altrettante richieste fittizie di nulla osta al lavoro nell’ambito dei decreti flussi ed emersione. Avvalendosi di aziende compiacenti – o create ad hoc – e di professionisti e intermediari (pubblici e privati). Nell’indagine è finito anche Nicola Salvati, tesoriere del Partito Democratico in Campania, ieri sospeso. E nella truffa del click day c’è anche un esposto di Giorgia Meloni.“Per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli”. Giorgia Meloni prende le mosse dall’inchiesta della Dda di Salerno che ha svelato oltre 2mila richieste false di permessi di soggiorno per ribadire l’impegno del governo nel gestire l’immigrazione clandestina.