domenica, Maggio 18, 2025
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Arrestato falso ginecologo: accusato di abusi sessuali su giovani donne

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Milano – Un medico radiologo in pensione di 71 anni è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale di gruppo. Si fingeva ginecologo in una clinica inesistente e, con la complicità di un uomo di 42 anni, avrebbe abusato di giovani donne adescate attraverso falsi annunci online. Le vittime, convinte di partecipare a video promozionali per una struttura sanitaria, sono finite in una trappola costruita nei dettagli e portata avanti per anni.

Secondo le indagini dei carabinieri, le violenze sarebbero iniziate nel 2016. I due uomini pubblicavano inserzioni su siti internet rivolte a ragazze interessate a lavorare nel settore del benessere e della salute. In realtà, dietro quelle offerte si nascondeva un piano di adescamento: le donne venivano convocate in un appartamento del centro di Milano, presentato come sede di una finta “Clinica Italia”, dove sarebbero poi state sottoposte a presunte “visite ginecologiche” filmate senza consenso.

I due sospettati usavano indirizzi email con nomi femminili per contattare le potenziali vittime, rassicurandole sulla professionalità dell’ambiente e sulla presenza di personale medico donna. Una volta sul posto, però, le ragazze si trovavano di fronte a un uomo che si spacciava per ginecologo e che, con la scusa della registrazione di video a scopo pubblicitario, le sottoponeva a violenze sessuali durante finte visite mediche. In alcuni casi, le vittime hanno dichiarato di essere state ripetutamente abusate nel corso di diversi incontri.

Le analisi condotte sulla casella email del falso centro medico hanno fatto emergere numeri impressionanti: sono almeno 135 le giovani che hanno risposto agli annunci pubblicati nel corso degli anni. Sei di loro si sono sottoposte alle finte visite, mentre altre hanno interrotto la comunicazione una volta intuito l’inganno. Tuttavia, non si esclude che alcuni contatti siano proseguiti tramite altri canali.

Le indagini sono iniziate nel giugno 2024, grazie alla denuncia di una giovane donna. Da lì sono scattate perquisizioni che hanno portato al sequestro di materiale informatico. Tra i file recuperati, video che documentano le violenze subite da una delle vittime e molte altre registrazioni che confermerebbero l’attività seriale dei due uomini.

Il giudice che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare ha parlato di una “condotta seriale” e “particolarmente subdola”, mirata a sfruttare l’ingenuità e la buona fede delle giovani donne con una messinscena costruita appositamente per adescare e abusare.

Entrambi gli indagati sono ora agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale di gruppo e produzione di materiale pornografico non consensuale. L’inchiesta è ancora in corso: gli inquirenti stanno lavorando per identificare tutte le potenziali vittime e accertare eventuali ulteriori responsabilità.

Un caso che solleva nuovamente il tema della sicurezza online, della vulnerabilità di chi cerca opportunità lavorative e della necessità di rafforzare i controlli sulle piattaforme che ospitano annunci.

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