Un’importante operazione contro l’immigrazione clandestina ha avuto luogo nelle prime ore del mattino, coinvolgendo le province di Salerno, Napoli e Caserta. I Carabinieri per la Tutela del Lavoro, insieme alla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno, hanno eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di 36 persone, tutte indagate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, hanno rivelato un sistema organizzato che sfruttava il decreto flussi del 2020 per facilitare l’ingresso di cittadini extracomunitari in Italia. Gli indagati, tra cui imprenditori, professionisti e intermediari italiani e stranieri, avrebbero creato falsi contratti di lavoro per cittadini indiani, marocchini e bengalesi, permettendo loro di ottenere permessi di soggiorno in cambio di somme di denaro che variavano dai 6.000 ai 10.000 euro. Una volta arrivati in Italia, questi migranti venivano sfruttati nelle campagne del salernitano e del casertano. Durante l’operazione, sono state sequestrate somme di denaro ritenute provento dell’attività illecita. Questo blitz rappresenta un passo significativo nel contrasto all’immigrazione clandestina e alla corruzione legata a pratiche fraudolente nel settore dell’immigrazione.
