venerdì, Marzo 21, 2025
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Napoli-Udinese finisce 1-1. La distanza dall’Inter resta a +4

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Mentre le luci del Maradona si spengono, il Napoli si ritrova a fare i conti con un’occasione persa. L’Udinese lancia un segnale forte al campionato: niente è deciso finché il fischio finale non risuona. Questo torneo vive di equilibri precari, pronti a crollare e poi a riformarsi con forza. Il Napoli, che sembrava non conoscere il pareggio, si ferma per la seconda volta consecutiva: dopo il pari beffa contro la Roma, i partenopei vengono bloccati in casa da un’Udinese brillante. McTominay apre le danze, Ekkelenkamp risponde: è 1-1, con l’Inter che intravede la possibilità di avvicinarsi

Emergenza e Cambi forzati
Il Napoli entra in campo già in emergenza: l’infortunio al gluteo destro di Spinazzola lo mette fuori gioco per diverse settimane. Con Olivera già assente, tocca a Mazzocchi presidiare la fascia sinistra, mentre Buongiorno resta in panchina, pronto a subentrare. L’Udinese parte forte, sfiorando il vantaggio già al 2’ con Thauvin, fermato da un’incredibile parata di Meret. Poco dopo, Lucca va vicino al gol, mentre il Napoli risponde con McTominay e Politano, entrambi stoppati da un attento Sava. La pressione friulana si concretizza al 17’, quando Ekkelenkamp, su assist di Thauvin, mette i brividi ai tifosi azzurri.

Pressing e Possesso
Il Napoli fatica a liberarsi dal pressing alto dell’Udinese e prova a reagire con un palleggio più ragionato. Al 24’ Neres si accentra e serve Politano, che spreca una buona occasione. Il possesso palla è a favore dei padroni di casa (60%), ma le occasioni si equivalgono: Bijol e McTominay sfiorano il gol prima che, al 36’, McTominay svetti su tutti e segni l’1-0. La gioia dura poco, perché un pasticcio difensivo permette a Ekkelenkamp di ristabilire la parità.

Gara Tattica
Nella ripresa, l’Udinese continua a coprire bene il campo e a sfruttare la fantasia di Thauvin e gli inserimenti di Lovric, che costringe Meret a un altro grande intervento. Il Napoli perde brillantezza e fatica a trovare varchi: Neres non riesce a incidere e la squadra di Conte aspetta un calo fisico degli avversari che non arriva. Il pubblico del Maradona spinge, e le azioni di McTominay, Anguissa e Lukaku mettono pressione a Sava, ma senza esito.

Ultimi Assalti
Conte decide di cambiare tutto: entrano Ngonge, Raspadori e Simeone, fuori Politano, Lukaku e Anguissa. Il modulo diventa un 4-2-3-1 più offensivo, ma l’Udinese resiste con ordine, concedendo poco. La partita si chiude sull’1-1, lasciando il Napoli a riflettere su ciò che poteva essere. Mancano quattordici giornate alla fine e, come recita un vecchio adagio, “del doman non v’è certezza”.

 

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