giovedì, Gennaio 16, 2025
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Naspi: come richiederla, requisiti, importi e durata. La guida

di Gabriele Angelini

Cosa è la Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’impiego)? Come si richiede? Chi ne ha diritto? Quanto dura? Come si calcolano gli importi? In questo articolo daremo una risposta a tutte queste domande, fornendo una guida a chi si ritrova nella necessità di richiedere questo sussidio per aver perso il posto di lavoro. L’assegno mensile, di importo massimo di 1.550 euro per massimo 24 mesi, da gennaio 2025 vede alcune novità. Con la manovra di bilancio per il 2025, infatti, il Governo ha messo un ulteriore paletto alla percezione della Naspi. Se il lavoratore si dimette da un’azienda o risolve consensualmente il rapporto di lavoro ha diritto alla Naspi solo se:
– ha versato almeno 13 settimane di contributi dopo la precedente cessazione di lavoro;
– la cessazione di lavoro precedente deve esser avvenuta nei 12 mesi precedenti a quella per la quale si fa richiesta della Naspi.
Inoltre, i percettori di Naspi e Dis-Coll (la disoccupazione prevista per i collaboratori coordinati e continuativi) sono iscritti automaticamente al SIISL che è il sistema informativo del Ministero del Lavoro che dovrebbe aiutare la ricerca di un nuovo impego e dare l’opportunità di trovare attività formative specifiche.

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Chi può richiedere la Naspi

Chiarite le principali novità del 2025, vediamo nel dettaglio cosa è la Naspi e a chi spetta. Possono fare richiesta per la Naspi, se si trovano in stato di disoccupazione:
– i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti;
– i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
– il personale artistico con contratto di lavoro subordinato;
– i giornalisti perché sono passati dalla gestione INPGI a INPS;
– i percettori dell’assegno di inclusione;
– gli operai agricoli a tempo indeterminato.
Sono esclusi dall’indennità di disoccupazione:
– i percettori dell’assegno di formazione e lavoro
– i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
– gli operai agricoli a tempo determinato;
– chi ha maturato i requisiti per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata.
– Chi percepisce l’assegno di invalidità può scegliere se optare per la Naspi o sospendere quindi l’altro contributo a sostegno del reddito.

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Per settimane di contribuzione versata si intendono le settimane per le quali sono stati versati i contributi dal datore di lavoro, i contributi figurativi per la maternità o per il congedo parentale e i periodi di astensione dal lavoro per malattia dei figli fino a 8 anni per un massimo di 5 giorni lavorativi all’anno. Non vengono invece conteggiati i periodi di CIG sia Straordinaria che Ordinaria a zero ore. Dal 2025 però, in caso di dimissioni volontarie nei 12 mesi precedenti una nuova assunzione che porta al licenziamento, le 13 settimane di contributi devono esser versate nel corso di questo secondo impiego per poter avere diritto alla Naspi. In caso di dimissioni non è possibile fare richiesta dell’indennità di disoccupazione. Tuttavia, se si danno le “dimissioni per giusta causa” (il mancato pagamento dello stipendio; le molestie sessuali nel luogo di lavoro o il comportamento ingiurioso del datore di lavoro; la modifica peggiorativa delle mansioni lavorative;
il mobbing; in caso di trasferimento d’azienda, entro i tre mesi successivi, per sostanziale modifica delle condizioni di lavoro; lo spostamento del lavoratore da una sede a un’altra senza ragioni organizzative;
lo stress lavoro correlato) si può ricevere la Naspi.

 

Come viene calcolato l’importo della Naspi

Infine, specifichiamo che il calcolo dell’assegno di disoccupazione avviene dividendo la retribuzione imponibile ai fini previdenziali degli ultimi 4 anni per il numero di settimane lavorate nello stesso periodo. Il risultato viene moltiplicato per 4,33, cioè un coefficiente fissato dall’Inps. Come spiega Altroconsumo, in ogni caso l’assegno di disoccupazione non può superare i 1.550,42 euro mensili per il 2024. La Naspi però si riduce del 3% ogni mese dopo i primi sei mesi di fruizione o dopo i primi 8 mesi se la persona che la percepisce ha più di 55 anni alla data di presentazione della domanda di disoccupazione. L’assegno di disoccupazione viene sempre corrisposto mensilmente e viene riconosciuto per la metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni. Pertanto, la durata massima della Naspi è fissata in 24 mesi.

Come richiedere la Naspi

La domanda di Naspi può esser presentata:
– direttamente dal lavoratore tramite il sito dell’Inps loggandosi con la SPID o la CIE;
– tramite enti di patronato;
– tramite contact center al numero 803164 per la rete fissa o 06164164 per la rete mobile.

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