Tutto pronto, al cineteatro comunale di Mercato San Severino, per la nuova stagione drammaturgica. Edizione 2024/2025. Targata “Teatro più”, l’associazione afferente alla nota famiglia partenopea – di imprenditori “dello spettacolo” – Caccavale.
Si partirà il prossimo 3 dicembre, con un classico della recitazione (trasposto in film e pellicole – antiche e recenti): “Miseria e nobiltà”. Di scena, l’attore Massimo Di Matteo. Il 19 dicembre, ecco l’amato e ammirato Sal Da Vinci – in “Non si fanno più miracoli”. Questo spettacolo, tuttavia, sarà proposto al teatro “Augusteo” di Napoli; con la consueta ed indovinata formula di “Teatro in movimento”. Un’idea vincente, attuata già da qualche anno: si tratta di “prime visioni” performate a Napoli, a cui gli abbonati e/o gli altri appassionati di recitazione possono accedere mediante un’apposita navetta.
Il nuovo anno parte alla grande, con l’ironia e l’affabile bonomia di Francesco Procopio. In “Grisù, Giuseppe e Maria”. Una commedia scoppiettante, in scena l’8 gennaio 2025. Sempre a gennaio, il 23, l’Augusteo ospiterà – ancora in modalità “Teatro in movimento” – la “strana coppia” Lopez-Solenghi, “reduci” da spettacoli solitamente gradevoli. Forti della lunga esperienza nel trio con Anna Marchesini. Il duo si produrrà in “Dove eravamo rimasti”. Che riecheggia, almeno nel titolo, un’espressione del compianto conduttore televisivo Enzo Tortora. Tornando alla realtà di San Severino centro, il 13 febbraio sarà la volta di Peppe Barra – grande istrione o guitto della tradizione partenopea – con lo show di “Piano e voce”. Non poteva mancare, sempre in via Trieste (San Severino), l’irriverente e scanzonato Biagio Izzo. Habitué della struttura sanseverinese, dove è sempre stato accolto benone. Appuntamento il 25 febbraio 2025, con “L’arte della truffa”.
Un altro performer della comicità napoletana moderna è Francesco Cicchella – consacrato da “Made in Sud”, per le vivaci imitazioni di Massimo Ranieri (e non solo!). Il giovane cabarettista aspetterà gli avventori e i curiosi a Napoli, presso il già citato teatro “Augusteo”. Anche questo show, ovviamente, fa parte di “Teatro in movimento”. Con “Tante belle cose”, il 35enne provocherà risate fino alle lacrime, coinvolgendo il pubblico dei fan. Tutto ciò in data 6 marzo. Chiuderà in bellezza, questo è certo, il dissacrante Peppe Iodice: la sua viscerale ed irrefrenabile simpatia contagerà il severo ed esigente uditorio di San Severino con “Ho visto Maradona”. Ultimo spettacolo in programma, sempre nell’ambito della stagione 2024/2025. La data è il 17 aprile prossimo venturo. Il pacchetto “in offerta” per i cinque spettacoli in sede, senza trasferte a Napoli, consta di 160 euro in platea e di 120, per la galleria. Il prezzo di ogni rappresentazione all’Augusteo, e/o del bus navetta andata e ritorno, è 45 euro. Vi sono svariate possibilità di pagare per le trasferte: il pacchetto comprende le cinque rappresentazioni base o anche una sola, due, tre trasferte. Dall’11 ottobre, fino al 29 del mese, c’è il diritto di prelazione per coloro che già possedevano l’abbonamento. I non fidelizzati (o le new entry) potranno recarsi al botteghino nei giorni successivi. Tutti i pomeriggi, tranne il mercoledì e il giovedì. L’edificio è ubicato in via Trieste – civico 48; ecco il recapito telefonico: 089 2027144. Vi sono anche apposite pagine “social”: su X; Instagram; Facebook.
Oltre alla famiglia Caccavale, uno dei responsabili del teatro è Michele Stornaiuolo. Figlio di Fabio, anch’egli referente della storica struttura di San Severino. Prematuramente scomparso qualche anno fa. “Abbiamo sempre fatto del nostro meglio – dichiara Michele Stornaiuolo, parlando anche a nome di “Teatro più” – per assicurare un ottimo cartellone, adatto a tutti. I risultati sono stati, in genere, incoraggianti. Anche in questi ultimi, difficili anni post pandemia. Il lavoro, mio e di Giuseppe Caccavale, ha sempre tenuto conto dei gusti del pubblico. Vogliamo ancora far notare – esprime ancora Stornaiuolo – come in questi anni di collaborazione, tra la mia persona e quella di Giuseppe Caccavale, non sia mai mancata l’attenzione verso un’offerta di qualità. A fronte, anche, dell’immenso e delicato lavoro che c’è dietro ogni recital. In un periodo nel quale la gente ha bisogno di svagarsi ma anche di ritrovare l’amore per la cultura”. Certamente, negli anni più recenti, le persone amano più show “leggeri”. Ma non per questo meno validi e interessanti.
Agli spettacoli proposti dal sodalizio “Teatro più” va ad affiancarsi l’attività “cinematografica”, mediante prime visioni; tramite proiezioni di alto livello – anche per i più piccoli. Il cinema ha riaperto i battenti già da qualche mese, dopo la chiusura estiva del cineteatro stesso. Invitiamo, pertanto, tutti coloro che possano essere interessati alle “lusinghe” della cultura di recarsi – magari con familiari o amici – presso una struttura degna di chiamarsi cinema e teatro. Drammaturgia e sogni non fanno mai male! Anzi! Ricordiamo, poi, che anche la compagnia “Crescere insieme oltre il teatro”, formata da tanti dilettanti (di ogni età), fa immergere attori e attrici in erba nel magico pianeta dei sogni e dell’evanescenza.
Il teatro è – quindi – elemento di formazione, di educazione. Per aggregare, far socializzare, per esprimere la corporeità. E guarire la timidezza – che non guasta mai! Vero, Clotilde Grisolia e collaboratori tutti? La succitata è una regista e attrice, sanseverinese di adozione, che molto opera in campo drammaturgico. Permettendo a tanti ragazzi ed adulti di calcare, validamente, le assi del palcoscenico. All’insegna dell’inclusione e dell’integrazione.