Diciotto anni dopo il brutale omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nell’agosto del 2007 nella sua villetta di Garlasco (Pavia), le indagini potrebbero subire una svolta significativa. Una nuova superperizia sulle tracce di DNA trovate sui margini delle unghie della vittima riaccende il dibattito su uno dei casi di cronaca più controversi degli ultimi anni.
Un nuovo Indagato: il ritorno di Andrea Sempio
Dopo cinque gradi di giudizio, che hanno portato alla condanna definitiva a 16 anni di reclusione del fidanzato di Chiara, Alberto Stasi, ora un nuovo nome emerge nelle indagini: Andrea Sempio. L’amico del fratello della vittima era già stato indagato tra il 2016 e il 2017, proprio a causa di quelle tracce di DNA, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. Tuttavia, il caso viene riaperto grazie a nuove analisi condotte su quei reperti biologici.
Il dibattito sulle tracce di DNA
Le tracce di cromosoma Y maschile individuate sui frammenti di due unghie di Chiara Poggi sono state oggetto di lunghe discussioni in tribunale. Già nel processo d’appello bis, il genetista Francesco De Stefano aveva dichiarato che il materiale genetico era talmente degradato da non permettere un’identificazione certa. Simili conclusioni erano state tratte nel 2016, quando la difesa di Stasi aveva cercato di riaprire il caso. In quell’occasione, un consulente di parte, Pasquale Linarello, aveva sostenuto che il DNA individuato, per quanto incompleto, escludeva la presenza di materiale biologico di Stasi e indicava invece tracce compatibili con Sempio.
L’inchiesta e il ruolo della Procura
All’epoca dei fatti, Andrea Sempio aveva 19 anni ed era solito frequentare la villetta di via Pascoli, spesso condividendo il computer con il fratello di Chiara, Marco Poggi. Gli inquirenti, tuttavia, avevano escluso il suo coinvolgimento basandosi su un alibi di ferro: uno scontrino di parcheggio che lo collocava in un altro luogo all’ora dell’omicidio. Per la Procura, il tentativo di coinvolgerlo non era altro che un “maldestro tentativo di trovare un colpevole alternativo ad Alberto Stasi”.
Nonostante ciò, l’avvocato di Stasi, Giada Bocellari, ha affidato i reperti biologici a un laboratorio di genetica di fama internazionale con sede all’estero, che ha condotto nuove analisi. I risultati sembrerebbero supportare la compatibilità delle tracce con Sempio, confermando i primi sospetti e portando la Procura di Pavia a riaprire l’inchiesta.
Esame coatto del DNA per Andre Sempio
Giovedì prossimo, Andrea Sempio dovrà presentarsi presso la sede della scientifica dei carabinieri di Milano per essere sottoposto a un esame salivare e al prelievo di un tampone. Questo accertamento, disposto dal Gip di Pavia, è stato reso coatto dopo il rifiuto dell’uomo di sottoporsi spontaneamente ai prelievi, a seguito della ricezione di un’informazione di garanzia.
La nuova perizia potrebbe riscrivere la storia giudiziaria di uno dei casi più seguiti in Italia, riaprendo interrogativi su cosa accadde davvero quella mattina del 13 agosto 2007 a Garlasco.