C’è una drammatica svolta nel caso della morte di Marta Ohryzko, la 33enne ucraina trovata senza vita lo scorso 14 luglio 2024 in un dirupo a Barano d’Ischia. Dopo nove mesi di indagini serrate, i carabinieri hanno arrestato il compagno della donna, Ilia Batrakov, con l’accusa di omicidio pluriaggravato.
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Napoli, la donna sarebbe stata prima vittima di una caduta accidentale, che le provocò una frattura. Invece di soccorrerla, l’uomo l’avrebbe raggiunta, colpita violentemente e infine soffocata, ignorando le richieste d’aiuto disperate della compagna.
L’arresto è stato eseguito dai carabinieri della compagnia locale su ordine della magistratura partenopea. Un’azione che arriva al termine di una complessa attività investigativa che ha coinvolto anche accertamenti tecnici e testimonianze chiave.
Gli inquirenti parlano di un quadro accusatorio “grave e coerente”, che ha consentito alla Procura di avanzare la richiesta di misura cautelare per Batrakov, attualmente detenuto in attesa dell’interrogatorio di garanzia.
La notizia ha scosso profondamente la comunità locale e i tanti che in questi mesi hanno seguito con apprensione l’evolversi della vicenda. Marta Ohryzko era conosciuta sull’isola come una giovane donna solare e ben integrata. La speranza ora è che si possa finalmente fare piena luce su una tragedia che ha lasciato dietro di sé dolore e domande.
Le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli e le responsabilità di un delitto che si è consumato nel silenzio di un dirupo, ma che oggi grida giustizia.