sabato, Aprile 19, 2025
HomeAttualitàPartorire con dignità: in Portogallo è legge

Partorire con dignità: in Portogallo è legge

Test123
Test456

Dalla nascita alla morte dell’anima, il ruolo dell’ostetrico è risultato negli ultimi anni pericoloso in alcuni casi in quanto si sono verificati casi di violenza sessuale ospedaliera. Il recente varo in Portogallo di una legge contro la violenza ostetrica segna un momento cruciale nella tutela dei diritti delle partorienti. Questa normativa, frutto dell’unione delle proposte legislative del Bloco de Esquerda e del partito ambientalista PAN, mira a garantire un’assistenza rispettosa e informata durante il parto, riconoscendo la violenza ostetrica come una violazione dei diritti umani.​ Ogni struttura sanitaria, pubblica o privata, è ora obbligata a rispettare il piano di nascita redatto dalla gestante. Questo documento esprime le preferenze della donna riguardo a analgesia, modalità del parto, contatto pelle a pelle, allattamento e altri aspetti. Le scelte possono essere modificate in qualsiasi momento, ma non possono essere ignorate senza una motivazione clinica documentata. La legge proibisce esplicitamente pratiche come l’episiotomia di routine, la tricotomia (rasatura del pube), la somministrazione forzata di ossitocina e la manovra di Kristeller. L’obiettivo è evitare interventi non necessari che possano compromettere l’esperienza del parto e la salute della donna. Un aspetto centrale della legge è il diritto della gestante a scegliere liberamente se e come allattare. Pur riconoscendo i benefici dell’allattamento al seno, la legge sottolinea che non può essere imposto. La promozione dell’allattamento non deve tradursi in pressioni psicologiche o giudizi morali verso chi opta per alternative, come il latte artificiale. L’«allattamento forzato» è considerato una forma di violenza ostetrica. Gli ospedali che violano queste disposizioni possono essere soggetti a sanzioni economiche, mentre i professionisti coinvolti possono affrontare procedimenti disciplinari. Per assicurare l’efficace attuazione della legge, è stata istituita una Commissione per i Diritti nella Gravidanza e nel Parto. Composta da esperti in ostetricia, pediatria, etica, giurisprudenza e rappresentanti delle associazioni, la commissione ha il compito di monitorare l’applicazione della normativa, promuovere ricerche, redigere rapporti annuali sulla qualità dell’assistenza e proporre eventuali modifiche legislative. Sarà inoltre coinvolta nella formazione obbligatoria del personale sanitario.

In Italia, ad esempio, un’indagine condotta da Doxa nel 2023 per conto dell’Osservatorio sulla Violenza Ostetrica (OVOItalia) ha rivelato che circa il 21% delle madri italiane con figli di età compresa tra 0 e 14 anni ha subito maltrattamenti fisici o verbali durante il parto. In particolare, oltre la metà delle intervistate ha riferito di aver subito un’episiotomia, e il 61% di queste non ha mai firmato un consenso informato per tale procedura.​ Secondo Lucia Ponti, professoressa associata di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università di Urbino Carlo Bo Un altro studio ha evidenziato che il 76,2% delle donne ha riferito di aver subito almeno una forma di violenza ostetrica legata al parto, tra cui sentirsi sminuite nei propri sintomi, epidurale negata o ritardata, posizioni forzate o interventi percepiti come non necessari. Questi numeri emergono da un report condotto dalla professoressa stessa con un focus sui comportamenti che si scontrano con la dignità delle partorienti. Proprio come il diritto all’aborto, le scelte mediche riguardanti la donna e la gestazione sono spesso oggetto di critiche e opposizioni da parte di alcuni professionisti. La necessità di leggi che riconoscano certe pratiche come forme di violenza è un campanello d’allarme riguardo all’emergenza sociale che le donne affrontano. Molte di loro hanno subito violenze durante il parto, ma non erano in grado di riconoscerle o denunciarle. È fondamentale che la società e le istituzioni prendano coscienza di questo fenomeno per garantire un’assistenza rispettosa e umana alle donne durante il parto.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Eventi in programma

ULTIME 24 ORE