Con il nuovo codice della strada, gli automobilisti dovranno rispettare alcune regole inserite apposta per garantire maggiore sicurezza alla circolazione. Proprio il tema della sicurezza stradale è stato al centro di tanti dibattiti in questi ultimi tempi. Si va dalle limitazioni di velocità applicate da alcune Giunte, all’obbligo di installare sulla propria auto strumenti come le telecamere posteriori e laterali o l’etilometro che blocca il motore se il conducente risulta positivo all’alcool. Vi sono però anche altre regole che forse non tutti conoscono, e che erano già contenute nell’Art. 119 del Codice, che riguardano la sospensione della patente in presenza di determinate patologie. Sì, perché le regole stradali prevedono che non sia ammesso mettersi al volante se la guida in sicurezza di un veicolo è impedita da malattia fisica o psichica, deficienza organica o minorazione (psichica, anatomica o funzionale). Queste condizioni possono impedire l’accesso alla patente, ma anche verificarsi in guidatori che la patente l’hanno già conseguita.
Quando viene sospesa la patente per malattia? Innanzitutto, la sospensione può essere definitiva o temporanea. E si applica per motivi di salute se il conducente soffre di patologie o sintomi che limitano la sicurezza. In questi casi la sospensione è, nello stesso tempo, temporanea e illimitata. Quello che potrebbe sembrare un paradosso ha una sua motivazione: in caso di patologia, infatti, per riacquisire l’uso della patente l’interessato dovrà produrre una certificazione medica che attesta la guarigione dalla patologia. In caso contrario, la sospensione può diventare definitiva. Ma quali sono le patologie che per la norma vigente risultano invalidanti e portano al blocco? Alcune sono note e anche ovvie, altre meno conosciute. Ecco a cosa bisogna fare attenzione se ci si mette alla guida o se si deve rinnovare la patente
- Grave mancanza di vista o udito (per esempio nel caso di cataratta, o di impossibilità di sentire anche con l’uso di protesi acustiche)
- Malattie cardiovascolari
- Casi gravi di patologie endocrine diverse dal diabete
- Malattie del sistema nervoso centrale e perfiferico (per esempio la sclerosi multipla)
- Patologie dell’apparato urogenitale (per esempio insufficienza renale grave)
- Malattie del sangue
- Malattie psichiche in atto (ritardo mentale grave, psicosi, turbe della personalità)
E’ invece ammesso l’accesso alla patente e alla guida per chi soffre di diabete e anche di epilessia, ma in entrambi i casi a determinate condizioni. Per gli epilettici, in particolare, è richiesta un’apposita visita neurologica. Sempre con i dovuti accertamenti che certifichino la presenza dei requisiti per mettersi alla guida, possono accedere alla patente anche coloro che sono affetti da sindrome delle apnee ostruttive del sonno e chi, invece, è affetto da patologie neurologiche.