POESIA ORGANISMO VIVENTE
”Il soggetto fondatore è indicibile in quanto tale, e il discorso poetico che rientra nei discorsi antropologici, non fa eccezioni (cioè è indicibile) e viene anch’esso colpito dalla cancellazione dell’origine” (G. Linguaglossa, ”Dopo il Novecento” su e-book).
Il discorso poetico, invece, fa parte insieme ai discorsi antropologici di una ristrutturazione dell’origine. L’origine, come il soggetto fondatore e fondante, tende a riprodurre se stessa esplicitamente tramite la cadenza stilistica dell’impegno verso la costruzione.
Il soggetto, cioè non è più una presenza-assenza (come nel realismo esistenziale del postmoderno) ma una presenza poetica, cioè corpo, organismo strutturato e strutturante all’interno della metamorfosi-vita del poetico.
Nella rigenerazione delle sue cellule vitali, le parole, la forza dinamica dell’ereditarietà agisce ristrutturando il livello compositivo lirico.
La poesia è un organismo vivente, un corpo strutturato e delineato secondo evidenti caratteristiche culturali (realismo culturale). La Ragione poetica non è in crisi, poiché il corpo non è malato, non è affetto da tumore esistenziale.
Vive e si nutre della parola, che parte dal cuore per rivolgersi al cuore come la parola frontale, fondante e storica di Papa Francesco.
Nei suoi numerosissimi scritti, esempi di vita cristiana, vi è una ”trasfigurazione” del linguaggio che abbandona la complessità per parlare al popolo con un linguaggio semplice, lontano dal ”volutamente oscuro”, tipico della modernità enunciando così anche dei valori letterari: semplicità, povertà, cultura.
Una poesia culturale è una poesia che guarda solo a se stessa, non avendo più niente da spartire con basse tematiche esistenzialiste di stampo sartriano.
Se la tradizione, per molti poeti e critici di oggi, diventa ”infungibile” e ”inutizzabile” allora vuol dire che il corpo della poesia è definitivamente morto senza nessuna possibilità di resurrezione.
E lo stesso ”lavorìo del poeta artigiano è un lavorìo di fumo”. Il nuovo Perelà moderno che muore nella cappa del suo camino!
Maria Teresa Liuzzo










