Un grave atto di violenza ha scosso la comunità di Portici, in provincia di Napoli. Un ragazzo di 16 anni, affetto da disabilità, è stato brutalmente picchiato da un coetaneo di 14 anni per aver salutato una ragazza. L’aggressione è avvenuta al Porto del Granatello, un luogo frequentato da giovani e famiglie. La vittima è stata trasportata d’urgenza all’Ospedale Antonio Cardarelli di Napoli, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico per le gravi lesioni riportate.
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, l’aggressore, ex fidanzato della ragazza salutata dalla vittima, ha reagito in modo violento al gesto innocente del 16enne. La polizia locale di Portici, su disposizione dell’autorità giudiziaria, ha identificato e denunciato il 14enne a piede libero con l’accusa di lesioni personali. Le indagini sono in corso per chiarire ulteriori dettagli sull’accaduto.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di violenze ai danni di persone con disabilità. Solo pochi mesi fa, a Milano, un altro 16enne con disabilità cognitiva è stato aggredito brutalmente in un parco cittadino per un motivo altrettanto futile: uno sguardo “sbagliato”. Anche in quel caso, l’aggressore è stato arrestato e la vittima ha riportato gravi lesioni.
La comunità di Portici è rimasta profondamente scossa da questo atto di violenza. Molti cittadini hanno espresso solidarietà alla famiglia della vittima e hanno chiesto maggiori misure di sicurezza nei luoghi frequentati dai giovani. Le autorità locali hanno promesso di intensificare i controlli e di promuovere iniziative di sensibilizzazione contro la violenza e il bullismo.
L’Ospedale Antonio Cardarelli, uno dei principali centri ospedalieri della Campania, ha confermato l’arrivo del ragazzo e l’esecuzione dell’intervento chirurgico. Le sue condizioni sono stabili, ma i medici hanno sottolineato la gravità delle lesioni riportate e la necessità di un lungo periodo di recupero.
Questo tragico episodio evidenzia ancora una volta la necessità di educare le nuove generazioni al rispetto e alla tolleranza, promuovendo una cultura della non violenza e dell’inclusione. Solo attraverso l’impegno di tutti è possibile sperare in una società più giusta e solidale.