mercoledì, Giugno 18, 2025
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Pozzuoli, anziana cacciata da casa vive nella sua merceria: l’incubo di Filomena, 79 anni, tra cartoni e umiliazioni

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A Pozzuoli, in una delle periferie più complesse e dimenticate della Campania, si consuma una vicenda che ha il sapore amaro dell’ingiustizia e dell’abbandono. Filomena, 79 anni, vive oggi in condizioni disumane nella sua piccola merceria del Rione Toiano, trasformata in un rifugio di fortuna dopo che è stata cacciata con violenza dal suo alloggio popolare a Monterusciello. Le immagini del suo volto segnato e dei cartoni stesi a terra per dormire stanno facendo il giro del web e scuotendo le coscienze, mentre le istituzioni tacciono.

Secondo quanto ricostruito da vicini e testimoni, l’incubo di Filomena è iniziato alcune settimane fa, quando un’occupante abusiva ha forzato la porta della sua abitazione approfittando della sua momentanea assenza, impossessandosi dell’alloggio in modo violento. Al suo ritorno, Filomena ha trovato la serratura cambiata e la nuova inquilina decisa a non lasciarla rientrare. La donna avrebbe reagito con urla e proteste, ma la situazione è degenerata in uno scontro fisico che le ha procurato traumi e un forte choc emotivo.

Dopo l’aggressione, Filomena ha ricevuto cure mediche per un trauma cranico e alcune contusioni, ma nessuna tutela reale è seguita. Senza più un tetto, ha trovato rifugio nel suo vecchio negozio, una merceria nel cuore del Rione Toiano, quartiere segnato da povertà e degrado, dove la donna ha vissuto per decenni e dove ancora oggi tanti la ricordano come una persona generosa e laboriosa.

Nonostante l’età avanzata, i problemi di salute e la totale mancanza di un supporto familiare, Filomena non ha ricevuto alcun aiuto concreto da parte delle autorità. Nessun intervento per riottenere l’accesso alla sua casa legittima, nessuna alternativa abitativa offerta dai servizi sociali. Le uniche mani che si sono tese verso di lei sono quelle di alcuni volontari e commercianti locali, che le portano da mangiare, coperte, e cercano di garantirle un minimo di sicurezza.Nel quartiere, la sua vicenda ha generato indignazione e sgomento. “Non è possibile che una donna di quasi 80 anni venga lasciata sola in strada dopo essere stata aggredita. È una vergogna per tutta la città,” racconta una vicina di bottega. Anche alcuni rappresentanti di associazioni civiche stanno chiedendo a gran voce un intervento immediato del Comune e delle forze dell’ordine.L’abusiva che ha occupato l’alloggio, stando a quanto riferito dai residenti, avrebbe già precedenti legati a occupazioni e comportamenti aggressivi. Tuttavia, la burocrazia e la lentezza delle procedure impediscono a Filomena di rientrare in possesso della sua casa. Un paradosso che si ripete in molte periferie italiane, dove i diritti dei più fragili si infrangono contro l’indifferenza e l’inefficienza.Ora, la storia di Filomena diventa simbolo di una più ampia emergenza sociale: quella degli anziani soli, senza tutele, costretti a scegliere tra l’indigenza e la strada. Mentre lei continua a dormire nella sua merceria, con le ossa doloranti e il cuore spezzato, l’appello della comunità è chiaro: serve un’azione urgente. Non solo per restituirle la casa, ma anche per riconoscere la sua dignità, calpestata due volte: da chi l’ha cacciata e da chi ha scelto di non vedere.

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