martedì, Novembre 11, 2025
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Prima Educatrice Professionale in un Poliambulatorio

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Si chiama Cristina Pipoli l’Educatrice Professionale che per la prima volta in Italia è riuscita a fare un tirocinio formativo in un Poliambulatorio medico.

Medicina e Pedagogia uniscono le forze.

Un nuovo ponte che per la prima volta da la possibilità alla pedagogia, di svolgere un tirocinio presso un poliambulatorio medico specialistico.

È importante ricordare che la figura di Maria Montessori nella storia è stata poliedrica; anche lei ha saputo unire medicina e pedagogia.

Quella di Cristina è stata un’esperienza pionieristica, siamo all’inizio di una rivoluzione pedagogica concreta.

Spesso Medicina e Pedagogia sono due mondi che non si incrociano.

Cristina Pipoli si è specializzata in Progettazione e Gestione dei Processi Formativi, per poi conseguire ulteriori titoli tra cui:

un Master in Arteterapia,
un Master in Coordinamento degli Asili Nido,
un Master in Giornalismo Culturale.

A oggi ha quasi completato questo percorso formativo, Cristina terminando un tirocinio specialistico presso un poliambulatorio medico, operando nell’ambito del coordinamento sanitario.

Una svolta nel ruolo dell’educatore professionale?

Un momento di rivoluzione pedagogica e medica?

Gli educatori professionali operavano in contesti come cooperative sociali o strutture socio-assistenziali, raramente all’interno della ASL o in ambito medico-clinico.

Professioni spesso svalutate anche economicamente, quelle degli educatori professionali che oggi invece viene messo in risalto il loro ruolo cruciale.

Fino ad oggi, infatti, erano principalmente le educatrici socio-sanitarie a lavorare nei poliambulatori, concentrandosi sulla riabilitazione e il supporto educativo, in equipe multidisciplinari.

Si parla di donne attive che possono consultare cartelle mediche, monitorare dei parametri vitali dei pazienti e la raccolta di testimonianze di disagio.

Oltre che essere in prima linea, attive in ambienti sanitari spesso anche ad alto rischio, studiano si formano e apprendono.

Questo approccio ha avuto un impatto positivo sui pazienti, che ne hanno tratto beneficio grazie al supporto dell’ascolto empatico.

Empatia è quello che rappresenta Cristina ma anche impegno a 360° sociale, nel mondo della cultura.

Oltre al suo lavoro in ambito sanitario-educativo, Cristina Pipoli è fortemente attiva su tematiche sociali, tra cui:

la malasanità,
gli effetti dell’inquinamento ambientale sulla salute dei cittadini, il turismo sostenibile e culturale.

Fondatrice di due progetti educativi molto seguiti sui social:

“Diario di bordo salentino”, una pagina Facebook con grande seguito anche all’estero, e
“Diario di bordo piemontese”.

Queste due pagine si concentrano sulla valorizzazione dei territori, raccolgono storie e biografie di abitanti del luogo, fungendo da veri e propri ponti culturali tra le regioni italiane.

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