martedì, Aprile 29, 2025
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PROSPETTIVE DI RINASCITA PER IL NOSTRO PATRIMONIO CULTURALE

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Una grande opportunità di riqualificazione attende Napoli dove, in uno degli edifici più grandi d’Europa, sorgerà un centro culturale polifunzionale che dovrebbe vedere la luce nel 2026. Stiamo parlando del Real Albergo dei Poveri, un edificio settecentesco iniziato dall’architetto Ferdinando Fuga, dietro incarico di Carlo III di Borbone, ma rimasto incompiuto dal 1819. Nel corso degli anni sono stati diversi gli utilizzi fatti della parte agibile dell’edificio: accoglienza e istruzione agli orfani e agli indigenti, carcere, scuola di musica, scuola per sordomuti, tribunale per i minori, archivio; ospitando negli ultimi anni anche diverse manifestazioni e spettacoli.

Il progetto di recupero di questo meraviglioso edificio è stato istituito dal 1999, ma finalmente adesso sembra iniziare a prendere realmente forma, dopo che l’8 Marzo 2023 è stato firmato dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e dal sindaco Gaetano Manfredi un protocollo di intesa che prevede lo stanziamento di circa 100 milioni di euro (fondi PNRR) per la valorizzazione e rigenerazione del Real Albergo dei Poveri di Napoli.

L’ambizioso progetto prevede di ospitare all’interno dell’edificio gli archivi e le sale di lettura della Biblioteca Nazionale, gli uffici e gli spazi espositivi e congressuali del Comune di Napoli, attività commerciali e per la ristorazione, parte della collezione del Museo Archeologico di Napoli (MANN), spazi polifunzionali per la collettività, aule e uffici amministrativi per l’Università Federico II, oltre a una foresteria con 180 posti letto per gli studenti.

In occasione della firma del protocollo di intesa, il Ministro della Cultura Sangiuliano ha dichiarato: «Sin da bambino, e poi quando ero studente universitario e mi capitava di passare qui davanti, ho sempre fantasticato sulle potenzialità di questo luogo e di questo edificio. Riqualificando questo sito noi ridiamo impulso a tutta la zona».

Questo è solo uno dei tanti siti di interesse per la riqualificazione e valorizzazione culturale che sta vedendo impegnato il Ministro della Cultura su tutto il territorio nazionale, partecipe in prima persona nella riscoperta del patrimonio archeologico e artistico spesso dimenticato.

mar positano affresco villa romana positano dsc9251 1500x550Affresco della villa romana a Positano

La giornata di ieri ha visto infatti il Ministro Sangiuliano impegnato in vari eventi sulla costiera amalfitana e sorrentina. Il Ministro si è recato a Sorrento in occasione dei 100 anni del Museo Correale e dell’inaugurazione della nuova sezione archeologica del polo museale; è stato ad Angri alla Collegiata di San Giovanni Battista, poi al Fiordo di Furore e ad Atrani nella Chiesa di San Salvatore de’Birecto; infine a Positano per una conferenza relativa alla prospettiva di scavo e valorizzazione della Villa Romana e Museo Archeologico Romano.

Queste le parole del Ministro Sangiuliano in occasione della giornata di ieri: «La cultura deve essere qualcosa di diffuso ed omogeneo su tutto il territorio. Pertanto la nostra attenzione non va soltanto alle grandi città che rappresentano importanti poli culturali ma a tutti i centri, anche più periferici, ricchi di arte e storia».

Un’opportunità significativa per farci apprezzare e comprendere l’importanza del dare più spazio e più “spazi” alla cultura, come forma di rigenerazione non soltanto dei luoghi, ma soprattutto delle menti.
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