Il dottor Mario Polichetti, noto ginecologo salernitano, ha sporto formale querela contro il dottor Vincenzo Laurelli, attuale direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Al centro della controversia, alcune dichiarazioni rilasciate da Laurelli nell’ambito del servizio televisivo “Far West“, andato in onda su Rai 3, che ha messo in luce le criticità gestionali e organizzative dell’ospedale salernitano. Secondo quanto riportato in una nota dell’avvocato Nicola Zammiello, legale del dottor Polichetti, Laurelli avrebbe rilasciato un’intervista con l’intento di difendere la propria posizione rispetto al servizio giornalistico, ma – nel farlo – avrebbe utilizzato espressioni che, secondo il querelante, ledono in modo grave la sua onorabilità e reputazione professionale.
In particolare, nella dichiarazione contestata, Laurelli avrebbe affermato: “Attacchi strumentali da ex colleghi sotto procedimenti disciplinari”, riferendosi ai medici intervistati da Rai 3, definiti come soggetti “privi di credibilità“, dimessisi non per pressioni ma in quanto coinvolti in “gravi procedimenti disciplinari: uno per gestione privatistica del reparto con numeri anomali sui tagli cesarei, l’altro per presunti errori chirurgici e manomissioni di cartelle cliniche”.
Il dottor Polichetti, uno dei medici coinvolti nel servizio giornalistico, sostiene che tali affermazioni – sebbene non contengano un riferimento nominale diretto – siano chiaramente riconducibili alla sua persona. La sua partecipazione al programma, infatti, è testimoniata da un breve intervento in cui ha espresso critiche generiche alla gestione dell’Azienda, senza mai citare direttamente il dottor Laurelli.
“La verità è ben diversa – chiarisce l’avvocato Zammiello –. Il dottor Polichetti non è mai stato destinatario di alcun provvedimento disciplinare e le sue dimissioni dall’A.O.U. Ruggi sono state dettate esclusivamente dalla volontà di perseguire nuovi e più ambiziosi traguardi professionali“. Le frasi pronunciate da Laurelli, aggiunge il legale, “non solo non corrispondono al vero, ma risultano gravemente lesive della dignità e della reputazione del mio assistito, tanto da integrare gli estremi di un’ipotesi di reato”. La vicenda, ora al vaglio della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, alimenta ulteriormente le tensioni interne all’ospedale Ruggi, già oggetto di polemiche e denunce pubbliche sulla gestione dei reparti e delle risorse umane. Si attende l’esito delle indagini per fare piena luce su una vicenda che intreccia sanità, informazione e responsabilità professionali.