Ha ucciso la madre a colpi di accetta e poi è fuggito a piedi. Ma la fuga di Filippo Manni, 21 anni compiuti il 24 aprile scorso, è finita pochi minuti dopo. La tragedia nel primo pomeriggio di oggi,in un’abitazione al civico 6 di via Toscana, a Racale (Lecce). La vittima si chiamava Teresa Sommario, aveva 54 anni. È stato l’altro figlio, in quel momento in casa, a trovare la madre riversa in una pozza di sangue e a chiamare i soccorsi e i carabinieri. All’arrivo del 118, purtroppo, per la donna non c’era più nulla da fare. Troppo gravi le ferite che il figlio le aveva inferto con più colpi.
Sul posto sono confluiti i carabinieri della compagnia di Casarano, insieme ai colleghi del Nucleo investigativo di Lecce e delle Investigazioni scientifiche, oltre agli agenti della polizia locale che hanno gestito la viabilità durante i rilievi. Il figlio della donna è stato rintracciato pochi minuti dopo mentre vagava a piedi lungo la via del mare alla periferia di Racale. È stato immediatamente accompagnato in caserma dove è sotto interrogatorio davanti agli investigatori e alla pm di turno, Simona Rizzo.
Filippo Manni è un boy scout e l’arma usata – è stato poi ricostruito – è una piccola accetta utilizzate proprio dai scout. Studia Economia a Roma ed era rientrato a casa qualche giorno fa per partecipare alla festa patronale dedicata a San Sebastiano che si è svolta in paese sabato scorso, 14 giugno.
Dolore e sconcerto nel piccolo comune del basso Salento. In paese il ragazzo è molto conosciuto ed è considerato “un ragazzo tranquillo”. Viveva con la madre, separata da tempo dal marito: Daniele Manni, attuale assessore comunale ai Lavori pubblici. Probabilmente alla base dell’omicidio in famiglia ci sarebbero contrasti che si trascinavano da tempo e sfociati nel sangue in un afoso pomeriggio di inizio estate.
“È una tragedia che non ha una spiegazione. Non ha un motivo, nasce dal nulla. Conosco la famiglia da tantissimi anni. È un momento duro. Faccio fatica a pensare a quanto sia accaduto. Non c’era alcuna avvisaglia. Oggi siamo sconcertati, non ho parole”. È molto provato dalla tragedia che ha sconvolto il paese, il sindaco di Racale, Antonio Salsetti. “Parliamo di un ragazzo come tanti, senza alcun problema. È un giovane universitario, studiava a Roma, da dove era tornato da poco”, conclude il primo cittadino.