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Salerno, dalla memoria all’impegno: il 14 marzo la “Giovanni Paolo II” dice no alla mafia all’unisono con LIBERA

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Il 14 marzo, i giovani salernitani uniranno la propria voce a quella di “LIBERA” per lottare contro la criminalità organizzata partendo proprio dalla cuore pulsante della società di oggi:la scuola. Con questo spirito, l’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” di Salerno ha organizzato un incontro con l’Associazione fondata da Don Luigi Ciotti, in linea con la circolare ministeriale che promuove il 21 marzo- Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

Da anni, infatti, “Libera” è una delle realtà più attive in Italia nella sensibilizzazione delle nuove generazioni sul tema della legalità. Attraverso eventi, testimonianze e progetti educativi, l’associazione si propone di creare un legame sempre più stretto tra i giovani e le istituzioni, incentivando la partecipazione attiva e la consapevolezza civica.

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L’evento, che si terrà presso l’Auditorium del plesso “Torrione Alto”, vedrà la partecipazione delle classi terze della scuola secondaria di primo grado. Gli studenti avranno l’opportunità di approfondire la storia -e il triste epilogo- di un loro corregionale che ha dato la sua vita per contrastare le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni. Durante la mattinata, infatti, assisteranno alla proiezione del documentario “Magnitudo 6.9 – Il Commissario Ammaturo”, dedicato alla figura del Vicequestore di origini irpine Antonio Ammaturo, ucciso dalla criminalità organizzata. Il momento più toccante, però, sarà il dibattito successivo alla proiezione, che vedrà la presenza di ospiti d’eccezione: la figlia del Commissario, Dott.ssa Graziella Ammaturo, il regista Antonio Emanuele Ricci, la Dott.ssa Anna Garofalo, coreferente regionale di “Libera” per la Campania, nonché Davide Perrotta, referente provinciale di “Libera” ad Avellino.

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Un entourage che unisce arte, territorialità, educazione civica e ri-scoperta di un tassello della storia locale (ma con risonanza nazionale) attraverso le parole e le immagini di chi ha vissuto in prima persona quegli avvenimenti che hanno ancora tanto da dare a tutte le generazione, specialmente chi si avvia ad essere sempre più attivo nel vivere sociale. Motivo per cui è essenziale che sia la scuola il primo motore di determinate iniziative, come evidenzia la Dirigente scolastica, Mariarosaria Napoliello. Da subito ha mostrato entusiasmo nel raccogliere il testimone  proposto da Libera e la promotrice dell’iniziativa, prof.ssa Maria Rosaria Cannizzaro.

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“L’insegnamento della legalità è una delle frontiere educative più importanti per la scuola”. Dichiara la dirigente evidenziando quanto l’istituto è da sempre attento a promuovere il rapporto tra giovani e istituzioni – “In questo percorso, la collaborazione con realtà come Libera diventa fondamentale per rendere gli studenti protagonisti della cultura della legalità”.

Sulla stessa lunghezza d’onda è la Dott.ssa Anna Garofalo la quale sottolinea il ruolo fondamentale della scuola nel percorso di sensibilizzazione, specialmente nella settimana alla legalità e all’indomani dell’uscita della circolare del 21 marzo:

“Libera è ben lieta di testimoniare, insieme al regista, l’importanza della memoria, che non riguarda solo il Commissario Ammaturo, ma tante altre vittime innocenti della criminalità organizzata, sia in Campania che in tutto il Paese”.

Tra i nomi più toccanti, simbolo del sacrificio per la giustizia, compare Simonetta Lamberti, il sindaco di Pagani Marcello Torre e altri cittadini di Salerno e provincia che hanno pagato con la vita il loro impegno contro la mafia.

La memoria è fondamentale, ma non deve essere solo un atto formale” -prosegue la Garofalo- “Dobbiamo far comprendere ai ragazzi che la violenza camorristica e mafiosa non colpisce solo magistrati e forze dell’ordine, ma l’intera società civile. Tutti possiamo esserne vittime. Per questo, dobbiamo combattere con la scuola, con la cultura e con l’educazione”.

È per questo che l’incontro del 14 marzo è parte del calendario regionale delle iniziative di “Libera” in vista del 21 marzo, ma si collega anche a fatti di cronaca recenti che dimostrano quanto sia necessario tenere alta l’attenzione sul tema della legalità. Un episodio inquietante, avvenuto a pochi passi dalla scuola, verrà infatti commemorato durante l’incontro: la bomba carta esplosa davanti al Municipio cittadino di Castel San Giorgio. Questo atto intimidatorio rappresenta un ulteriore tassello nel mosaico della “memoria volta all’educazione”, dimostrando quanto il contrasto alla criminalità debba essere quotidiano e costante.

“I ragazzi devono conoscere queste storie non per essere appesantiti dal tema della morte, ma per cogliere il messaggio della vita e del senso civico”

Conclude la referente regionale di Libera che nella disponibilità e nell’attenzione della scuola ha trovato humus fertile a far crescere il seme di una “cultura alla legalità”, più vicina e concreta ai cittadini. Grazie all’attenzione della Dirigente scolastica, l’Istituto Comprensivo “Giovanni Paolo II” si conferma un punto di riferimento nella formazione di cittadini consapevoli e responsabili, pronti a impegnarsi attivamente nella lotta contro la criminalità organizzata.

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