venerdì, Ottobre 11, 2024
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Scontrini folli: turista 86enne ipovedente compra pecorino e una salsiccia a una bancarella. Conto da 1.155 Euro

di Paolo Cagnoni

 

Capita di vedersi consegnare scontrini che non fanno piacere, in cui i costi di quello che compriamo o consumiamo ci sembrano eccessivi. Ma la disavventura capitata a una turista 86enne milanese, ipovedente, e a un suo familiare, va oltre all’immaginazione. La signora, che all’inizio avendo pagato con il Pos non si era accorta del pesantissimo importo che le era stato addebitato, si trovava a Porto Istana, vicino a Olbia, in Sardegna. Incuriosita dai prodotti locali di un rivenditore ambulante che si trovava vicino alla spiaggia, l’anziana donna ha deciso di acquistare alcuni pezzi di pecorino e una salsiccia, per un peso complessivo di 4 chilogrammi di merce. Secondo la versione dell’86enne e del suo parente, al momento di pagare i due hanno utilizzato il Pos, per accorgersi in un secondo momento che l’ambulante aveva battuto uno scontrino-monstre: 1.155 Euro. Appena si sono resi conto dell’importo sconvolgente, i due acquirenti si sono immediatamente rivolti alla Guardia di Finanza e hanno segnalato la loro disavventura ai Carabinieri di Buddusò. Il venditore non aveva rilasciato lo scontrino fiscale, ma sulla ricevuta il suo nome e l’indirizzo erano ben visibili. Rintracciato, il commerciante si sarebbe difeso affermando che si trattava di “prodotti di nicchia“.

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Gli altri commercianti della zona hanno subito preso le distanze dall’uomo, che interrogato sul fatto che la sua cliente occasionale fosse ipovedente, ha risposto di non essersene accorto. “Sinceramente non mi sembravano poco lucidi”, ha detto, “ma più svegli di me, dato che guidavano l’auto, erano in spiaggia tranquillamente e hanno pagato utilizzando il Pos”. Il rivenditore non ha voluto sentir ragioni e, almeno sino a ora, non ha restituito un centesimo all’anziana signora. Inoltre, l’ambulante avrebbe aggiunto di aver comunicato correttamente il prezzo dei prodotti prima dell’acquisto. “Penso sia un mercato libero“, ha affermato, “quindi non vedo problemi”. L’importo esorbitante, però, lascia più di un dubbio su questa ricostruzione, perché a logica l’86enne e il suo familiare difficilmente avrebbero accettato di pagare 1.155 Euro per quattro pezzi di formaggio e una salsiccia. Saranno comunque le autorità competenti a decidere la conclusione di quella che, comunque vada a finire, non sembra una storia molto edificante.
 
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