Dopo l’ultima scossa di magnitudo 3.5 registrata ai Campi Flegrei alle 19:44 di ieri, la situazione resta sotto stretta osservazione. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, in accordo con il Dipartimento della Protezione Civile, ha convocato il Centro Coordinamento Soccorsi per una valutazione complessiva dei danni e delle azioni da intraprendere.
Intanto, sono in corso verifiche e sopralluoghi nei comuni interessati, con particolare attenzione alle strutture ed edifici che potrebbero aver subito danni. A Bagnoli, nel cuore della zona flegrea, quaranta famiglie sono state sgomberate da un palazzo dopo i controlli effettuati dai tecnici.
Sgombero a Bagnoli nella notte
L’evacuazione dello stabile di Bagnoli è scattata alle 4 del mattino, dopo un’ispezione effettuata alla mezzanotte dai Vigili del Fuoco. L’edificio, situato in una delle strade principali del quartiere, di fronte all’ex area Italsider, risale alla fine degli anni Sessanta e, almeno esternamente, non mostrava segni evidenti di cedimento. Tuttavia, le verifiche interne hanno portato le autorità a disporre l’immediata evacuazione per motivi di sicurezza. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia, municipale e operatori sanitari, con ambulanze per assistere i residenti con difficoltà motorie.
Scosse anche in Puglia: il Foggiano trema, ma nessun danno grave
Non solo Campi Flegrei: la terra ha tremato anche in Puglia, dove nella serata di ieri sono state registrate 14 scosse lungo la costa garganica. Il primo evento sismico, di magnitudo 4.7, si è verificato alle 20:37, seguito da altre scosse durante la notte, di entità compresa tra 2 e 2.4 di magnitudo. L’ultima è stata registrata alle 6:03 di stamattina (magnitudo 2.3).
Fortunatamente, non si segnalano danni rilevanti agli edifici. Tuttavia, la scossa più forte è stata avvertita distintamente in tutta la provincia di Foggia, causando panico tra i residenti, in particolare nei comuni di San Nicandro, Lesina e Apricena.
A scopo precauzionale, il sindaco di San Nicandro, Matteo Vocale, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, per consentire le necessarie verifiche strutturali. Anche ad Apricena, il sindaco Antonio Potenza ha attivato le operazioni di controllo, rassicurando la popolazione sull’assenza di danni gravi.
“Eventi distinti, ma la paura resta”: il parere degli esperti
Nonostante la quasi contemporaneità tra i terremoti nei Campi Flegrei e in Puglia, gli esperti escludono collegamenti diretti tra i due fenomeni. Lo afferma Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei geologi della Puglia, spiegando che si tratta di “eventi distinti e separati”. Tuttavia, invita alla prudenza, ricordando che entrambe le zone rientrano in aree a sismicità medio-alta, dove eventi di questa portata non sono rari.
“La paura è comprensibile, ma è fondamentale sapere come comportarsi durante e dopo un terremoto”, sottolinea Amedei, invitando i cittadini a informarsi e adottare misure di autoprotezione.
Protezione Civile: “Massima attenzione e verifiche in corso”
Il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, ha inviato un documento ai volontari impegnati nei sopralluoghi, ribadendo l’importanza di monitorare costantemente la situazione e aggiornare la popolazione. Il documento sottolinea che, non essendo possibili previsioni precise sui terremoti, è essenziale rafforzare i piani di emergenza, le verifiche sugli edifici e la sensibilizzazione sui rischi sismici.
De Magistris accusa: “Si sapeva, ma non è stato fatto nulla”
L’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha duramente criticato la gestione dell’emergenza, accusando le autorità di inerzia.
“La comunità scientifica aveva già segnalato l’aumento del rischio sismico, ma nulla è stato fatto”, ha dichiarato sui social. Secondo de Magistris, non si sarebbero predisposti adeguati piani di emergenza né strutture di accoglienza per la popolazione. Ha inoltre denunciato la chiusura della ex area Nato, che avrebbe potuto fungere da punto di raccolta per gli sfollati.
La situazione resta in evoluzione, con i tecnici al lavoro per valutare eventuali criticità e garantire la sicurezza dei cittadini. Mentre la paura resta alta, le autorità assicurano che il monitoraggio proseguirà senza sosta.