lunedì, Febbraio 10, 2025
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SI RIBALTA UN CAMION : RAFFAELE PAGANO 36ENNE DI BOSCOREALE PERDE LA VITA

LA NOTIZIA DELLA TRAGICA MORTE DI RAFFAELE PAGANO, SULLA BASENTANA HA LASCIATO SGOMENTI COLLEGHI, AMICI E CONOSCENTI CHE SI STRINGONO ORA INTORNO AL DOLORE DEI SUOI FAMILIARI E DEL PICCOLO DOMENICO. Boscoreale in lacrime per la morte di Raffaele Pagano, l’autotrasportatore di 36 anni morto in un violentissimo incidente stradale sulla statale Basentana. L’uomo, per cause ancora in fase di accertamento, si è ribaltato con il camion invadendo anche una parte dell’altra corsia. I soccorritori sonofb img 1738658621467 arrivati con un elicottero, ma per Raffaele non c’è stato niente da fare. Una notizia tremenda per la comunità di Boscoreale, sotto shock per la tragica e inaspettata morte di un padre e un marito esemplare. Sui social un amico scrive un post :”Glifb img 1738658522441 autotrasportatori sono una grande famiglia: si sostengono a vicenda non solo durante i lunghi viaggi, ma anche nelle pause notturne nelle aree di sosta, nei momenti trascorsi insieme in trattoria, o mentre si lavano e si cambiano in autogrill.fb img 1738658619233
In quei brevi istanti di tregua, condividono le loro passioni, i loro amori, le loro storie di vita o magari si parla dei figli lasciati a casa che li aspettano,
A sole 24 ore dal tragico incidente, la notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo attraverso i social, lasciando tutti attoniti e addolorati per la scomparsa di Raffaele, un giovane di soli 36 anni, marito, padre di famiglia e titolare di una affermata e conosciuta Azienda di Trasporti.
Per chi, come me, non ha avuto il piacere e l’onore di conoscerlo, sono bastati i tanti messaggi, il racconto dei familiari, del cognato Alfonso, che mi ha telefonato per avere qualche notizia in più, rispetto a quello che nessuno di noi poteva mai pensare che sarebbe accaduto e che preso anche lui dalla commozione ci teneva a ricordarlo.
“Raffaele amava i camion, il suo lavoro e la sua famiglia, con cui trascorreva momenti di serenità e felicità quando non era in viaggio.”
“Pur avendo dieci autisti, suoi collaboratori e amici, era sempre in prima linea, pronto a partire con loro, sia per lunghi che per brevi tragitti.”
Resta difficile comprendere cosa sia accaduto ieri pomeriggio in quella maledetta curva nei pressi di Brindisi di Montagna.
Raffaele del resto era un conducente esperto, consapevole dei rischi della strada, sempre pronto a dare consigli ai suoi colleghi.
Eppure, in una frazione di secondo, il suo mezzo si è ribaltato, intrappolandolo nella cabina.
I primi soccorritori, tra cui Vincenzo e un altro automobilista, si sono trovati di fronte a una scena agghiacciante e hanno immediatamente allertato i soccorsi, consapevoli della gravità della situazione.
Anche io sono stato informato poco dopo con l’invio delle prime immagini e delle foto di quello che era accaduto.
I sanitari del 118, giunti con l’elisoccorso, hanno dovuto atterrare in una zona impervia adiacente alla Basentana.
Purtroppo, nonostante la rapidità dell’intervento e l’impegno dei Vigili del Fuoco, che sono riusciti a liberarlo dalla cabina distrutta, per Raffaele non c’era più nulla da fare.
Ma sono le altre parole del cognato Alfonso che ci racconta di un giovane sempre sorridente con tutti:
“Raffaele era una persona speciale, solare e gioviale. Viveva per la famiglia e per il lavoro. Aveva pochi amici, ma veri, e si faceva voler bene da tutti.”
“Amava i camion e la sua famiglia. Lascia la mamma, il papà, la sorella, la sua giovane moglie e il piccolo Domenico, di appena quattro anni, con cui trascorreva lunghi e divertenti momenti insieme quando era fermo a casa.”
A Boscoreale, come in tutto il comprensorio vesuviano e in Campania, è calato il silenzio. In molti piangono la perdita di Raffaele, un ragazzo perbene, un autista appassionato del suo lavoro, una persona che sapeva farsi voler bene da tutti.
I suoi colleghi e amici cercano risposte: perché è successo?
Come può un incidente aver fermato così bruscamente la sua corsa e la sua voglia di vivere per la sua famiglia e il suo lavoro?
Anche per me è stato difficile oggi trovare le parole giuste per confortare i suoi familiari, ancora increduli e che cercano di avere ogni utile notizia per capire cosa sia successo.
Posso solo immaginare il dolore del suo collaboratore, con cui aveva caricato l’ultimo trasporto insieme. Erano partiti dal Metapontino, separandosi con la promessa di rivedersi in azienda a Boscoreale.
Siamo davvero tutti increduli e costernati.
La salma di Raffaele si trova ora presso l’obitorio dell’ospedale San Carlo, in attesa dell’autopsia disposta dal magistrato.
Nel frattempo, il piccolo Domenico, di appena 4 anni, aspetta il ritorno del suo amato papà, senza sapere che questa volta il viaggio di Raffaele non avrà purtroppo più ritorno per continuare a giocare insieme.
Ci stringiamo con la preghiera intorno al dolore struggente dei familiari e degli amici di Raffaele”.

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