Un piano maldestro, una bugia smascherata e un arresto inevitabile. È la sintesi dell’assurda vicenda avvenuta a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, che ha visto protagonista un 23enne, ora agli arresti domiciliari.
La sparatoria e la fuga
Tutto è iniziato l’8 novembre, quando il giovane ha raggiunto la casa della sua ex, dove la ragazza vive con il suo attuale compagno, che è anche fratello dell’arrestato. Un intreccio familiare che ha reso la vicenda ancora più drammatica. Preso dalla rabbia, il 23enne ha sparato cinque colpi di pistola contro l’abitazione prima di darsi alla fuga.
Durante la corsa disperata per allontanarsi, l’uomo è rimasto coinvolto in un incidente stradale. Ma invece di fermarsi e affrontare le conseguenze, ha deciso di tentare di insabbiare tutto.
La bugia in ospedale
Dopo l’incidente, l’uomo ha intimato alle due giovani a bordo dell’altra auto di non chiamare la polizia, minacciandole con una pistola e affermando di avere con sé della droga. Poi, ha chiesto aiuto a due amici, un 43enne e un 25enne, che lo hanno recuperato e lo hanno aiutato a nascondere le prove: la pistola e gli stupefacenti.
Arrivato in ospedale, il 23enne ha pensato bene di raccontare ai medici una versione alternativa dei fatti: ha detto di essere stato investito da un pirata della strada, sperando di giustificare così le ferite riportate nell’incidente.
Le indagini e l’arresto
La sua storia, però, non ha retto a lungo. Le indagini della Squadra Mobile di Salerno e del commissariato di Nocera Inferiore, supportate dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza, hanno smontato la versione fornita dall’uomo e fatto emergere la verità.
Il gip di Nocera Inferiore ha così disposto il suo arresto per minaccia aggravata, esplosioni pericolose e simulazione di reato. Inoltre, insieme ai due complici, dovrà rispondere anche di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.
Complici nei guai
Le indagini hanno portato anche a provvedimenti nei confronti dei suoi due amici: entrambi sono stati colpiti dal divieto di dimora a Nocera Inferiore. Nel corso delle perquisizioni, nella casa del 43enne sono state trovate 80 dosi di cocaina già confezionate, motivo per cui l’uomo è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e posto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
L’arresto in Toscana
Dopo la fuga, il 23enne è stato rintracciato il 29 marzo dalla Polizia Stradale di Battifolle (Arezzo). Ora si trova agli arresti domiciliari in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.
Una storia che mescola vendetta, bugie e violenza, finita con un inevitabile arresto e con una giustizia che, grazie alle indagini tempestive, ha fatto il suo corso.