giovedì, Gennaio 16, 2025
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Stipendi 2025: ecco come cambiano tasse e detrazioni con la nuova Manovra

di Andrea Varone

 

La Legge di Bilancio per il 2025 porta novità importanti sugli stipendi, soprattutto per i lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi. Confermata la struttura dell’Irpef a tre aliquote, introdotta nel 2024. A cambiare sono le detrazioni fiscali, che favoriscono i redditi fino a 50mila euro e penalizzano chi supera i 75mila euro.

Le tre aliquote Irpef

L’Irpef rimane a tre scaglioni:

  • 23% per i redditi fino a 28mila euro;
  • 35% per i redditi tra 28.001 e 50mila euro;
  • 40% per i redditi superiori a 50.001 euro.
  • Questa struttura deriva dall’accorpamento dei primi due scaglioni, realizzato lo scorso anno. Il governo aveva promesso di abbassare l’aliquota del secondo scaglione dal 35% al 33%, ma non ha trovato le risorse necessarie.

     

    Detrazioni più alte per i redditi bassi

    Le vere novità riguardano le detrazioni. Chi guadagna meno di 20mila euro otterrà vantaggi significativi:

    • 7,1% di detrazione per redditi fino a 8.500 euro;
    • 5,3% per redditi tra 8.501 e 15mila euro;
    • 4,8% per redditi tra 15.001 e 20mila euro.
     

    Inoltre, la detrazione standard per i lavoratori dipendenti sotto i 15mila euro passa da 1.880 euro a 1.955 euro, ampliando la “no tax area” fino a 8.500 euro.

    Chi guadagna tra 20.001 e 32mila euro riceverà una detrazione fissa di mille euro. Per i redditi tra 32.001 e 40mila euro, la detrazione diminuirà progressivamente. Ad esempio, con un reddito di 36mila euro, la detrazione sarà di 500 euro; con 38mila euro, scenderà a 250 euro.

    Tetti alle detrazioni per i redditi alti

    Per i redditi oltre i 75mila euro, si introducono limiti alle spese detraibili. Le spese sanitarie restano escluse, ma per tutto il resto si applicano tetti massimi:

     
    • 14mila euro per redditi sopra 75mila euro;
    • 8mila euro per redditi sopra 100mila euro.

    Questi importi vengono moltiplicati per un coefficiente familiare:

    • 0,50 senza figli;
    • 0,70 con un figlio;
    • 0,85 con due figli;
    • 1 con più di due figli o uno con disabilità.

    Esempi di tasse nette

    Come si tradurranno questi cambiamenti in busta paga? Ecco alcune simulazioni:

    • Con un reddito di 15mila euro, l’imposta netta sarà di circa 700 euro, grazie a detrazioni fisse e bonus.
    • Con un reddito di 25mila euro, si pagheranno 4.750 euro di tasse.
    • Con un reddito di 35mila euro, l’imposta netta sarà di 8.265 euro.
    • Con un reddito di 50mila euro, l’imposta sarà di 14.140 euro, senza detrazioni.

    Chi ci guadagna e chi ci perde

    I redditi bassi e medi traggono i maggiori benefici dalla nuova manovra, grazie a detrazioni più generose e bonus strutturali. Chi supera i 75mila euro subirà un aggravio, dovuto ai limiti sulle spese detraibili.

    Il 2025 si preannuncia come un anno di cambiamenti significativi per i lavoratori. Per molti, la busta paga sarà un po’ più leggera sul fronte tasse. Per altri, però, i nuovi tetti alle detrazioni renderanno il conto più salato.

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