I paesi che compongono la UE, per essi i loro abitanti, ieri avrànno tirato un sospiro di sollievo quando hanno appreso che Madame la Banquiere Chrstine Lagarde, Presidente della BCE, aveva dato un’ altra spinta al ribasso al tasso dell’euro, nella misura dello 0,25 % o 1/4 di punto, se lo si vuole esprimere in valore assoluto. Segue a ruota la discesa identica messa in atto pochi giorni prima. La meraviglia e il sollievo hanno colpito e affondato il senso di sfiducia che stava assillando da un pò gli Europei, almeno per quanto era riconducibile al disorientamento
provocato dalle anticipazioni provenienti dalla FED per bocca del suo numero uno, Jerome Powell. Questi giá da tempo ha messo le mani avanti, ribadendo che, nella migliore delle ipotesi che vanno concretandosi in relazione al comportamento umorale- non si può far riferimento indebitamente al fare attività politica – di quel personaggio, che è meglio definire despota o addirittura ras. In sintesi, così come è stata accennato sopra, sembra che la stabilità e l’equilibrio mondiale in senso lato siano minacciati da uno spirito del tempo tutt’altro che lineare. Esso sta mettendo
a dura prova le varie attivitá delle istituzioni civili e a esse assimilate. Le conseguenze, certamente sgradevoli, procurate dalla combinazione dei vari elementi negativi scatenati al momento, scriteriate come non mai negli ultimi tempi, appaiono più che tetragone ai tentativi fatti da più parti al fine di contenere i loro effetti nefasti. Si è costretti cosi a navigare a vista, con
l’augurio di non incappare in secche o in scogli affioranti.
Quanto espresso innanzi non tiene conto degli effetti dello Stellone Italiano che in passato ha già salvato in extremis lo Stivale. Confidando che lo stesso faccia altrettanto nella congiuntura economica attuale.
