mercoledì, Giugno 18, 2025
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Tentata evasione dal carcere di Secondigliano: detenuto bloccato sul tetto dagli agenti

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Attimi di alta tensione si sono registrati nella giornata di ieri all’interno del carcere di Secondigliano, a Napoli, dove un detenuto ha tentato di evadere riuscendo a raggiungere il tetto dell’istituto penitenziario prima di essere bloccato dagli agenti della Polizia Penitenziaria. L’episodio, avvenuto nelle prime ore del pomeriggio, ha richiesto l’intervento urgente di più unità di sorveglianza e ha messo in allerta l’intero complesso carcerario.Il detenuto, un uomo di circa trent’anni ristretto per reati legati al traffico di droga e alla criminalità organizzata, è riuscito a eludere momentaneamente la sorveglianza durante l’orario di socialità. Secondo quanto si apprende da fonti interne, avrebbe approfittato di un momento di distrazione e, in pochi minuti, si sarebbe arrampicato su una struttura di servizio interna, superando due recinzioni e raggiungendo la copertura dell’edificio.È stato immediatamente notato dagli agenti di vigilanza grazie al sistema di videosorveglianza e alle sentinelle posizionate nei punti strategici. Dopo aver attivato il protocollo di sicurezza, la Polizia Penitenziaria è intervenuta con prontezza, circondando la zona e avviando una delicata operazione di mediazione e contenimento. Dopo circa venti minuti di trattative, in cui il detenuto non ha opposto resistenza ma appariva visibilmente agitato, gli agenti sono riusciti a bloccarlo in sicurezza e a ricondurlo nella sua cella.L’episodio ha suscitato preoccupazione tra il personale e tra i vertici dell’amministrazione penitenziaria. A commentare l’accaduto è stato il segretario regionale del sindacato della Polizia Penitenziaria, che ha espresso soddisfazione per l’intervento tempestivo degli agenti ma ha anche lanciato un nuovo allarme sulle condizioni in cui si opera all’interno delle carceri campane. “È stata evitata una fuga clamorosa grazie alla prontezza e al coraggio dei colleghi. Ma non possiamo continuare a lavorare in condizioni di costante emergenza, con organici ridotti e strutture spesso non adeguate alla complessità della gestione dei detenuti ad alta pericolosità”.L’uomo, dopo il tentativo di evasione, è stato trasferito in una sezione di maggiore sicurezza, e nei suoi confronti è stato avviato un procedimento disciplinare interno. La direzione del carcere ha inoltre trasmesso una dettagliata relazione agli uffici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e alla Procura della Repubblica, che potrebbe aprire un’inchiesta per tentata evasione.La casa circondariale di Secondigliano, considerata una delle strutture più moderne e sicure d’Italia, ospita detenuti di alta sicurezza e rappresenta un nodo centrale del sistema penitenziario campano. Tuttavia, episodi come quello avvenuto ieri riportano l’attenzione sulla necessità di rafforzare la sicurezza interna e di intervenire sulle condizioni lavorative del personale, spesso lasciato solo a gestire situazioni ad alto rischio.

Intanto, si valuta se il detenuto abbia agito da solo o se il suo gesto sia stato favorito da complicità interne o da carenze organizzative. Le indagini interne proseguiranno nei prossimi giorni, mentre nel carcere è tornata la calma.

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