Attimi di terrore questa notte, intorno alle 2:30, in un noto bar della zona orientale della città, dove si è consumato un drammatico tentativo di rapina e tentato omicidio. Il tutto si è risolto solo grazie al sangue freddo e al coraggio del gestore, Emanuele Avagliano, che ha affrontato il malvivente armato di pistola, rischiando la vita pur di difendere il frutto del suo lavoro e proteggere le persone presenti.
Secondo il racconto dello stesso Avagliano, tutto è iniziato mentre si trovava nel laboratorio insieme a due dipendenti. Alcuni clienti erano ancora all’esterno del locale, quando le grida di una conoscente lo hanno fatto accorrere dietro al bancone, dove si è trovato faccia a faccia con un uomo con casco, passamontagna e pistola puntata contro di lui.
“Dammi i soldi. Apri la cassa. Muoviti!”, ha urlato il rapinatore.
“Non so cosa mi sia scattato dentro – racconta Avagliano – ma ho deciso di difendere quel cassetto sporco di sudore, onestà e dignità con tutto me stesso.”
Impugnando una scopa, il gestore ha reagito colpendo ripetutamente l’aggressore, urlandogli contro e tentando di respingerlo. È a quel punto che il rapinatore, senza esitare, ha sparato un colpo secco.
“Mi sono spostato d’istinto. Il proiettile non mi ha preso per un soffio. Ho ancora il rumore dello sparo nelle orecchie e l’odore della polvere da sparo sotto al naso.”
L’aggressore, messo in difficoltà dalla reazione inaspettata, ha infine abbandonato il colpo e si è dato alla fuga. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, ma la tensione e la paura restano vive. Le forze dell’ordine stanno indagando sull’accaduto e sono già al lavoro per identificare e rintracciare il responsabile. Un gesto di grande coraggio quello di Emanuele Avagliano, che ha dimostrato sangue freddo e determinazione, ma che pone anche interrogativi inquietanti sulla sicurezza dei locali notturni e dei lavoratori che, ogni giorno, con sacrificio e passione, tengono viva la città.