lunedì, Novembre 17, 2025
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TORNEO DI TENNIS A MERCATO SAN SEVERINO (VERSO LE FRAZIONI MONTICELLI E CORTICELLE) E RUGBY A CIORANI (ALTRA FRAZIONE SANSEVERINESE)

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È in dirittura di arrivo, oggi sabato 26 luglio, il trofeo di tennis “Edil S. Elia”. Patrocinato dal Coni, dalla Fitp (Federazione italiana tennis e padel) e dalla società “Edil S. Elia” – azienda di edilizia generale. Il torneo – di singolare maschile, terza categoria “limitato 3.3” – è stato organizzato dall’associazione sportiva dilettantistica “Faraldo”. Una realtà associativa, sportiva, del territorio limitrofo a Mercato San Severino (Sa) – dove via Faraldo “divide” i “confini” tra Fisciano e la stessa cittadina sanseverinese. Andando verso le località Monticelli e Corticelle.

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Anche “Edil S. Elia” insiste sul territorio sanseverinese, nonché nell’intero comprensorio – con le proprie maestranze. L’Asd tennis “Faraldo” è retta dal presidente Michele Iannone. Si tratta di un bel sodalizio, sorto circa quattro anni fa, con una quarantina di soci. Ben sessanta – invece – gli iscritti al torneo di cui parliamo. Ideato per concretizzare un agone e, soprattutto, un momento di incontro e di confronto tra giovani e giovanissimi. “Togliendoli”, come si suol dire, dalla strada. Per una fascia di età che va dai 15 ai 50 anni circa. Stasera 26 luglio, alle 19, ci sono le finali del tabellone di terza categoria (3.3). Ieri 25 luglio, invece, si sono svolte le gare per la semifinale – sempre 3.3 – nonché le finali per la quarta categoria. Qui, tra molti partecipanti – da tutta la regione Campania – si sono distinti due giovani; due “promesse” di San Severino: il 22enne Leonardo Marrazzo e il 25enne Eduardo Sellitto.

 

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Il sodalizio sportivo, seppur giovane – come fondazione – si distingue, tuttavia, per il grande numero di tornei effettuati. I tennisti in erba si ritrovano in località Faraldo, a Mercato San Severino. Come toponimo, ossia quale denominazione dei luoghi, Faraldo deriverebbe da un termine longobardo o germanico (militare). Come Galdo (di Carifi) e/o Piazza del Galdo – il cui etimo originario si dipana da Wald, bosco o avamposto militare. Queste zone citate, è d’uopo dirlo, sono frazioni (tra le ventidue) di Mercato San Severino stessa. Fara e Wald potrebbero significare: famiglia (ricordiamo le “fare”, nel nostro territorio) e potere, governo. Sono quindi concetti di famiglia e predomini, con radici nella cultura germanica medievale. Alcuni studiosi, invece, deriverebbero l’etimo dal nome francese medievale “Fallard”. Dei Longobardi ricordiamo moltissimo, a San Severino: i nomi Galdo, Pandola; le “sale” (come Sala Consilina e Sala Abbagnano – quest’ultima col nome del filosofo Nicola Abbagnano) e il culto di San Michele. Quando questi “uomini con la lunga barba” o “con lunghe alabarde” (Longobardi) lasciarono il culto del dio Mitra (venerato nelle grotte naturali, dette “mitrei”) e si convertirono al Cristianesimo. Tornando a noi, dopo tale lunga divagazione sul toponimo: occorre congratularsi per l’impegno col quale tale associazione agisce sul territorio. Creando momenti sportivi e dilettantistici – ma non disdegnando occasioni conviviali quali compleanni, feste ed eventi. Ad esempio i campi scuola allestiti in questi anni di attività al pubblico.

 

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La struttura gode di un campo polivalente per calcetto e tennis. Con copertura. Il torneo di cui sopra è iniziato il 13 luglio. Come montepremi totale, per il vincitore o i vincitori, ben 500 euro. Tutto nasce con l’intento di promuovere lo sport, ed una disciplina “sana” – come il tennis, ma anche il calcetto – a favore di ragazzi e bambini. Particolarmente in questi mesi estivi – una volta terminata la scuola. In modo da impegnarli e farli crescere responsabilmente. Auguri ai papabili campioni – siccome, al momento in cui scriviamo, non ne conosciamo ancora il nome o i nomi. Complimenti ai picocli/grandi “Sinner”. Anche il rugby, tra l’altro, è uno sport ricco di valori e pieno di azione. Ove si imparano la fraternità, lo spirito di squadra e la lealtà. Il rispetto dell’avversario, mai nemico. Assieme a praticare un’attività esuberante e liberatoria, sprigionando energie e vitalità. Per questo, ecco – sempre a San Severino, ma in quel di Ciorani (altra frazione e/o località del comprensorio sanseverinese) – che Asd “Salerno rugby” e i suoi responsabili (tra i quali: Pippo Forestiero, Lucio Radetich e tanti altri) stanno attraendo moltissimi adolescenti e ragazzi, presso il campo “Margiotta & Minelli”. Proprio a Ciorani. Viva lo sport, quindi, viva i valori e la voglia di farcela – attraverso sacrifici agonistici!

 

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