giovedì, Novembre 14, 2024
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TRA LE DITA SANGUINAVA UN MELOGRANO – POESIA DI MARIA TERESA LIUZZO

TRA LE DITA SANGUINAVA UN MELOGRANO

 

DI MARIA TERESA LIUZZO

 

Mai cenere sarà il vostro segreto,

lo scritto non pretende alcun commento;

nel cuore mutilato della luce

sarà il dolore il più bel componimento.

Le labbra divorate dallo sciame,

il respiro attaccato a una parete,

tra le dita sanguinava un melograno.

Di una stella le ciglia spezzate dentro l’unghia

seguivano la traiettoria di una foglia

nel trauma che cercava il suo equilibrio.

Il foglio iniziava a sanguinare,

alla scarpa si allacciava la parola.

Impastavo come farina sangue e carne

e una nuova vita m’inventavo,

occultata prima di essere vissuta.

Unghie affilate come asce,

sonnambule le diàtribe sotto i massi,

alla siepe di un tramonto arrugginito

una seppia di pezzuole si alternava,

ad un’ala di corvo si accompagnava;

vergine era il dolore dentro l’acqua,

fioriva estuari di tormenti

lo schermo nella retina allargato.

Da un ghiacciaio

pendeva come sangue

un geranio di luce sulla spada.

Ridevano gli alberi semi-morti

al prodigio del frutto appeso al ramo,

alle capriole della brezza sulla fronte.

Eravamo un cespuglio di anime sul prato,

un tumulto di onde in mezzo al grano

col rimorso di essere felici

nel ricordo di un abito dismesso,

di rivivere per sempre dentro un sogno.

I vecchi se ne vanno con la luna,

muoiono quando smettono di pensare.

Piovvero stelle, e nuda la memoria

tra le braccia stava, di marmo vivo,

mentre ti vedevo andare via

tra un passo e l’altro di malinconia;

una mano in tasca, e l’altra appoggiata al mento,

rideva il sole tra i tuoi capelli al vento.

L’insieme era speciale e doloroso

come la sabbia che attraversa la clessidra.

I tuoi sospiri tra nuca e spalle bianche, divise le carezze come semi.

Tu, il vento di un aprile frizzantino, io,

un filo di pioggia in equilibrio.

L’abbraccio così forte, innamorato,

tu, alla bocca mia attaccato,

come un bimbo

quando cerca il seno.

Trascinava la pioggia ombre di risate

e nascondeva al cuore il suo dolore,

nelle ossa il pallore di una stella

si perdeva allargandosi sul mare.

M. T. L.

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