L’evento di omaggio al grande cantautore Pino Daniele intitolato “Puorteme a casa mia – Je sto vicino a te” in piazza del Gesù che proprio oggi avrebbe compiuto 70 anni. Questo concerto-tributo è iniziato alle ore 21:13 con con la voce di Pino sulle note di “Napule è” insieme a un’intervista in cui il cantautore si raccontava, riscaldando il pubblico accorso e infreddolito. A questo punto l’ingresso della presentatrice Serena Autieri che a causa di una negligenza di citazione invece di Piazza del Gesù viene nominata piazza San Domenico Maggiore arrivano alcuni fischi del pubblico. Nello Daniele, ideatore e direttore artistico dell’evento, invita a cantare squarciagola le canzoni, suon di musica iniziando da “Donna Cuncetta”. A seguire l’esibizione di Enzo Gragnaniello con il brano “Cammina cammina”, il fratello del blues Eugenio Finardi “Uè man”, un brano dedicato al padre. In questo cast di artisti anche l’intervento di un grande scrittore Maurizio De Giovanni che sale sul palco portando un monologo che assera le seguenti parole: “Siamo nel posto dove il nostro amico è nato e ha vissuto, chi gioca qui con un Super Santos in questa piazza non se ne va mai, qui dietro suonava la sua chitarra – dice – E questo amico non se ne è mai andato, perché quando si è parte dell’identità di un popolo la morte non esiste. Ed è così per pochissime persone. Pino Daniele ha capito il cambiamento prima degli altri, come fanno i veri geni: quando è arrivato il suono della città era già il suo. Se Napoli oggi è questa, il merito è suo. Se gli vogliamo bene, dobbiamo fare in modo che lui sia fiero di noi. Oggi lo riportiamo a casa e lui ci accoglie con la sua musica: noi siamo napoletani”. Certo che poi è un momento di passaggio breve vedere Maurizio anche cantare un suo brano come “Senz’e te”. Dopo il suo intervento arriva anche il duetto Nello Daniele con Mario Biondi sulle note di uno dei brani più iconici di Pino Daniele, “A me me piace ‘o blues”, e alla terza strofa sale sul palco anche Morgan in un dialetto slang napoletano eseguendo anche una versione di “Quanno chiove” riscuotendo una standing ovation di applausi e un coro polifonico del pubblico bellissimo “Tanto l’aria s’add’a cagnà”. Poi a seguire Letizia Gambi con il Womanity Quintet ed Elisabetta Serio intona “Sicily”: note delicate di un brano dedicato alla Sicilia.
Ma qualche parte del pubblico sembra non apprezzare una piazza chiusa e limitata da transenne per uno di sole 400 persone a sedere perché voleva una piazza libera e di tutti per ricordare uno dei loro miti. La stessa Serena Autieri prova a sedare asserendo “So che ci capirete, siete tanti”. Ma continuano ad arrivare fischi di disapprovazione e si sente anche qualche coro forte (“vergogna!”). Poi quando lo sfondo del palco riporta una foto di Pino Daniele con James Senese, De Piscopo e Tony Esposito si capisce che il momento del grande batterista Tullio che il pubblico grida a gran voce. A seguire Tony Esposito che in featuring con Nello Daniele propone un mix di ‘O scarrafone, Fortunato e Fatte na pizza, l’ elegantissima Nina Zilli con cappotto bianco e treccia lunghissima, che propone “Dubbi non ho”, i 99 Posse con “Evviva ‘o rre”, Roberto Colella con “Lazzari felici”, poi la volta dei Negrita sulle note di due brani iconici come “Nun me scoccià” e “Je so pazzo”, Tony Cercola con “Maronna mia” a suon di tamburo, Rossana Casale con “Questa primavera”, gli Audio 2 con “Allerja” e tanti altri. Anche il volto popolare di “Un posto al sole”, Patrizio Rispo che leggerà una testimonianza di Pino Daniele sul dialetto e sulla napoletanità, sul desiderio di liberarsi di una certa etichetta della “napolitudine”. A chiudere la serata la versione emozionante di “Quando” da parte di Gigi Finizio e il trittico Tony Esposito, Tullio De Piscopo e Nello Daniele che si esibiscono nella riproposizione del grande brano di Pino, “Yes I know my way”, con l’inserimento di uno scatenato Ivan Granatino che chiama il pubblico.