di Elisa Mattia
Bari, 4 settembre 2024 – Una giornata di tensione e preoccupazione ha travolto la città di Bari a seguito di gravi eventi avvenuti presso il carcere minorile di via Giulio Petroni 90. Ieri, 3 settembre 2024, un giovane detenuto si è tolto la vita impiccandosi all’interno della struttura, scatenando una serie di drammatiche conseguenze.
Il suicidio del ragazzo, le cui motivazioni restano ancora oscure, ha suscitato profondo sgomento tra i compagni di detenzione, che questa mattina hanno inscenato una rivolta all’interno del carcere. La protesta, iniziata nelle prime ore della giornata, ha visto i giovani detenuti dare fuoco a diversi materassi, creando un pericoloso scenario di fumo e disordine.
La situazione ha richiesto l’intervento immediato delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco, accorsi sul posto con diverse pattuglie e camionette per riportare la calma e garantire la sicurezza all’interno della struttura. I cittadini del quartiere, visibilmente preoccupati dalla massiccia presenza di mezzi di polizia e vigili del fuoco, si sono riversati per strada, osservando con apprensione l’evolversi degli eventi.
La situazione è sotto controllo, ma il clima è ancora molto teso, ha dichiarato un portavoce delle forze dell’ordine, assicurando che sono state adottate tutte le misure necessarie per evitare ulteriori disordini. Nonostante l’intervento tempestivo, l’episodio ha sollevato numerose domande sulla gestione del carcere minorile e sul supporto psicologico fornito ai giovani detenuti.
I residenti di via Giulio Petroni e delle zone limitrofe hanno espresso forte preoccupazione per quanto accaduto, temendo per la propria sicurezza e chiedendo maggiore trasparenza sulle condizioni all’interno del carcere. “È inaccettabile che si arrivi a questi estremi,” ha commentato un cittadino, aggiungendo che la presenza costante di mezzi di emergenza e forze dell’ordine ha creato un clima di paura e incertezza.
Le autorità hanno avviato un’indagine per fare luce sulle circostanze che hanno portato al suicidio del giovane detenuto e per valutare le misure da adottare al fine di prevenire futuri episodi di violenza e disagio all’interno della struttura. Il Garante dei Diritti dei Detenuti ha chiesto un incontro urgente con la direzione del carcere per discutere delle condizioni di vita dei ragazzi e delle possibili soluzioni per migliorare la situazione.
Intanto, Bari si ritrova a fare i conti con una tragica realtà che mette in luce le fragilità del sistema carcerario minorile e la necessità di un intervento immediato per garantire il benessere e la sicurezza dei giovani detenuti.