“Venite, ho sparato a mio figlio”. È stato lo stesso Edoardo Borghini, 63 anni, ieri sera poco dopo le 22, a chiamare i carabinieri. Al culmine di una violenta lite familiare.Si è concluso stamani, lunedì 20 gennaio, l’interrogatorio di Edoardo Borghini, a Ornavasso,
comune della Bassa Ossola nel Verbano-Cusio Ossola.
Il movente del delitto non avrebbe a che fare con l’ipotesi che il giovane avesse problemi con la droga come si era appreso in un primo momento dalle forze dell’ordine, ma con problemi familiari che spesso portavano a liti. «Il mio assistito non ha sparato per uccidere», ha detto all’Ansa l’avvocato Gabriele Pipicelli, che difende Edoardo Borghini. L’uomo «è disperato – ha aggiunto il legale -. Un
padre ha ucciso il figlio, è una disgrazia, nessun genitore vuole la morte del proprio figlio. Non è certo una cosa premeditata o organizzata, è un epilogo infausto in una situazione che si è acutizzata e in cui gli aggrediti erano loro due». Alla domanda se ritiene che possa configurarsi la legittima difesa, l’avvocato Pipicelli ha risposto: «In questo momento non voglio rilasciare dichiarazioni, ritengo si debba prima svolgere l’udienza di convalida davanti al gip».Dalle prime informazioni a premere il grilletto è stato il padre del trentaquattrenne esasperato
dal figlio, con atteggiamenti spesso violenti nei confronti della madre. Inutile l’intervento del personale del 118: per Nicolò non c’è stato nulla da fare.
L’arma utilizzata per l’omicidio è stata sequestrata dai militari, insieme ad altri quattro fucili, tutti detenuti regolarmente dal padre e l’abitazione è stata posta sotto sequestro. In giornata i carabinieri eseguiranno ulteriori sopralluoghi per effettuare i rilievi tecnici del caso. Il padre si trova ancora in caserma, dove viene sentito dal pm Laura Carrera .«Il padre, in passato, qualche lacrima di fronte a me l’ha versata – spiega il sindaco di Ornavasso Filippo Cigala Fulgosi -. Ho visto più volte un papà preoccupato per il figlio, un padre molto attento rispetto a tanti altri genitori. Sono stato estremamente colpito dal gesto, conoscendo il padre e il suo amore per il figlio».









