Nuova offensiva del presidente americano Donald Trump contro il Wall Street Journal, reo di averlo criticato sulla politica dei dazi. In un post su Truth Social, l’ex presidente ha attaccato il quotidiano definendolo “globalista, sempre dalla parte sbagliata” e accusandolo di difendere Canada, Messico e Cina, paesi che a suo dire “fregano gli Stati Uniti da decenni sul commercio, sul crimine e sulle droghe velenose”. Trump ha poi ribadito che la sua amministrazione segnerà “l’età dell’oro per l’America” e ha rilanciato un’idea provocatoria: “Il Canada diventi il 51esimo Stato americano”.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Pechino, Ottawa e Città del Messico hanno annunciato dazi ritorsivi contro gli Stati Uniti in risposta alle tariffe imposte da Trump. La Cina ha sottolineato che “le guerre commerciali non hanno vincitori”, mentre il Messico ha respinto le accuse del tycoon definendole “calunnie”. Il Canada, invece, ha annunciato che da martedì imporrà tariffe del 25% su diversi prodotti americani.
Oltre alle contromisure economiche, Cina e Canada hanno deciso di portare la questione davanti all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) per contestare le nuove tariffe statunitensi. L’escalation rischia di avere pesanti ripercussioni sulle relazioni diplomatiche e sui mercati internazionali, alimentando ulteriormente lo scontro tra le principali economie globali. Resta da vedere se la strategia di Trump porterà ai risultati sperati o se innescherà una spirale di ritorsioni commerciali con conseguenze imprevedibili.