sabato, Luglio 12, 2025
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Trump lancia “Victory 45-47”: la fragranza che trasforma la politica in profumo

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L’ex presidente mescola simbolismo, lusso e strategia in una nuova operazione di marketing che profuma di ambizione e fedeltà elettorale. Prezzo? 249 dollari. Ma il messaggio va ben oltre.

NEW YORK Donald Trump torna a far parlare di sé, e stavolta non con un comizio, ma con… un profumo. Si chiama Victory 45‑47, ed è l’ultima trovata dell’ex presidente degli Stati Uniti, una fragranza disponibile sia per lui che per lei che promette di catturare, goccia dopo goccia, l’essenza della sua narrazione politica: vittoria, forza, successo. Il prezzo? 249 dollari per 100 ml di pura simbologia trumpiana. Il nome stesso è un messaggio in bottiglia: Victory 45‑47 richiama infatti i due numeri presidenziali che Trump rivendica per sé  il 45°, già conquistato, e il 47°, in vista del ritorno alla Casa Bianca nel 2025. Una doppia investitura trasformata in brand. E l’estetica non è da meno: la confezione è interamente dorata, opulenta, e ospita una statuetta in stile Oscar che ritrae l’ex presidente in smoking nero, sguardo fiero e posa solenne. Non manca, ovviamente, la possibilità di acquistare un doppio flacone con uno sconto: “Prendetene uno per voi e uno per chi amate”, scrive Trump sul suo social network Truth Social. Strategia sentimentale o marketing virale?

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La fragranza del potere

L’operazione è più che un semplice lancio commerciale: è un messaggio ideologico spruzzabile. “Sono arrivate le fragranze Trump. Si chiamano ‘Victory 45-47’ perché celebrano la vittoria, la determinazione, il trionfo personale”, ha dichiarato l’ex presidente. Il sito ufficiale gettrumpfragrances.com rincara la dose: le nuove profumazioni “sono audaci, iconiche, irresistibili. Un manifesto olfattivo per chi non si accontenta”. Due le varianti: quella maschile, definita “più di una colonia, una dichiarazione di resilienza e ambizione”; quella femminile, “sofisticata, elegante, ma con la grinta di chi sa cosa vuole”. Due essenze distinte, ma unite da un fil rouge: incarnare anche nel profumo il mito del self-made man (e woman) in versione Trump.

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Il profumo come manifesto politico

Victory 45-47 si inserisce perfettamente nella narrazione “commercial-politica” costruita dall’ex presidente negli ultimi anni: una costellazione di prodotti griffati Trump che va dalle sneakers dorate da 500 dollari alle colonie da 130, passando per monete commemorative e scarpe con slogan elettorali. Non è semplice merchandising: è una forma di fidelizzazione emotiva, un’estensione tangibile del culto del leader. Con questo profumo, Trump non vende solo un’essenza, ma un’idea. Un’identità. Un’appartenenza. Ogni flacone è una dichiarazione: chi lo acquista non sta semplicemente scegliendo una fragranza, ma aderendo a un simbolo, portando con sé addosso, letteralmente l’aura di un’ideologia.

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Un’essenza destinata ai fedelissimi (e ai collezionisti)

Non è un prodotto per tutti. E non vuole esserlo. Victory 45‑47 parla direttamente a un pubblico selezionato, affezionato, pronto a trasformare ogni gesto quotidiano in un atto di lealtà.

Un profumo da indossare, certo, ma anche da esporre. Un feticcio politico in formato flacone.

Dalla Casa Bianca alla cosmesi, Trump continua a fare della sua immagine un business e della sua narrazione un’industria. Se il 2024 è stato l’anno della campagna, il 2025 con saldi estivi e profumi d’élite si apre nel segno di un marketing che punta dritto al cuore (e al portafoglio) del suo elettorato. E nel frattempo, lui sussurra al suo popolo: “Spruzzate la vittoria. Indossatemi.”

La fragranza della strategia: Trump trasforma il marketing in una macchina elettorale profumata

C’è chi fa politica con i comizi, chi con i programmi elettorali. E poi c’è Donald Trump, che la fa anche con un flacone di profumo dorato. A prima vista può sembrare solo l’ennesima stravaganza di un ex presidente abituato a vivere sotto i riflettori, ma in realtà Victory 45‑47 è molto più di una semplice fragranza: è una mossa di marketing brillante, calcolata e, soprattutto, estremamente strategica. Con questo lancio, Trump conferma di essere un maestro nell’arte della comunicazione emozionale. Non vende solo un prodotto, ma un’identità, una promessa, un’appartenenza. Victory 45‑47 non si limita a profumare: parla, racconta, convince. È il gadget perfetto per chi vuole sentirsi parte di un movimento, di un’idea, di una narrativa dove successo personale e trionfo politico si fondono in un’unica essenza. Questa operazione ha tutto: tempismo (a pochi mesi dalle elezioni), simbolismo (i numeri 45 e 47 non sono casuali), estetica (il packaging dorato e la statuetta in stile Oscar sono studiati al millimetro) e soprattutto una straordinaria capacità di rafforzare il brand Trump, trasformando ogni acquisto in un gesto politico. Non si tratta di un semplice colpo di marketing: è un tassello di una strategia comunicativa che punta dritta al cuore (e alla memoria emotiva) dell’elettorato. In un’epoca in cui politica e lifestyle si sovrappongono sempre di più, Trump dimostra di conoscere perfettamente le regole del gioco. E di saperle riscrivere a suo vantaggio. Geniale? Sì. Riuscito? Decisamente. Victory 45‑47 è la perfetta sintesi del trumpismo in versione consumer: lusso, potere, spettacolo e consenso, tutto racchiuso in un flacone da 100 ml. E a prescindere da come la si pensi politicamente,

una cosa è certa:
questo profumo lascia il segno.

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Photography by SkyTg24, l’ identità, Alanews, Torino Cronaca, Bologna cronaca

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