domenica, Novembre 16, 2025
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Un anno fa la scomparsa di Sammy Basso, il giovane biologo che ha fatto conoscere al mondo la Progeria.

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È passato un anno dalla morte di Sammy Basso, il giovane biologo vicentino che, con la sua forza e il suo sorriso, ha reso nota a tutti la Progeria, rara malattia genetica che provoca l’invecchiamento precoce. La sua scomparsa aveva commosso l’Italia intera, lasciando un vuoto profondo non solo nella comunità scientifica, ma anche in quanti lo avevano conosciuto attraverso le sue battaglie e il suo impegno civile. Nato nel 1995, Sammy aveva saputo trasformare la sua condizione in una missione: raccontare la Progeria e diffondere consapevolezza su una patologia di cui, fino a pochi anni fa, si sapeva pochissimo. Con il suo coraggio e la sua ironia, aveva fatto conoscere al grande pubblico la malattia, riuscendo a parlare con leggerezza di un tema difficile e diventando simbolo di resilienza e determinazione. Laureatosi in Scienze Naturali e poi in Biologia Molecolare, aveva scelto di dedicarsi proprio alla ricerca, entrando nei laboratori e collaborando con diversi progetti scientifici. Era stato anche fondatore dell’Associazione Italiana Progeria “Sammy Basso Onlus”, che continua ancora oggi a sostenere la ricerca e a dare supporto alle famiglie colpite dalla malattia. Molti ricordano il suo entusiasmo contagioso, la capacità di abbattere barriere e pregiudizi, e il suo amore per la vita, che lo portava a vivere esperienze straordinarie, dalle conferenze universitarie agli incontri con personalità internazionali. Nel 2019 era stato anche insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella, come riconoscimento del suo straordinario contributo alla scienza e alla società. Oggi, a un anno dalla sua scomparsa, Sammy Basso continua a essere un punto di riferimento e una fonte di ispirazione. La sua eredità è viva nei ricercatori che portano avanti gli studi sulla Progeria, nei giovani che vedono in lui un esempio di coraggio e nei tanti che hanno imparato, grazie a lui, a guardare alla diversità come a una ricchezza. Un anno dopo, il ricordo di Sammy resta luminoso, come la sua voce e il suo sorriso, che hanno insegnato a un intero Paese che anche di fronte alle sfide più dure la vita merita di essere vissuta fino in fondo.

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