di Remo Girotti
Il generale Roberto Vannacci sarà sospeso dal suo incarico per un periodo di undici mesi, con la conseguente detrazione dell’anzianità e una riduzione del salario. La sanzione, già applicata il 28 febbraio dal ministero della Difesa, segue la pubblicazione del suo libro ‘Il mondo al contrario’, che ha suscitato grande attenzione mediatica e ha rappresentato un trampolino di lancio per la sua carriera politica come eurodeputato.
Il ricorso amministrativo presentato al Tar del Lazio, discusso il 25 settembre, è stato rigettato. Non è stata rilevata alcuna violazione del diritto alla libertà di espressione, né a livello nazionale né internazionale, nonostante la difesa dell’avvocato Giorgio Carta, legale di Vannacci, avesse sostenuto il contrario. Secondo il legale, l’obiettivo del ricorso era quello di riaffermare un diritto fondamentale per tutti, sia per i militari che per i civili.
Nel provvedimento del ministero, si evidenziavano le problematiche legate alla pubblicazione del libro, ritenuto espressione di una “carenza di senso di responsabilità” e tale da compromettere “la neutralità e terzietà delle Forze Armate”, danneggiando il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione e creando potenziali effetti destabilizzanti all’interno dell’ambiente militare.