Dopo l’annullamento dei tre concerti che la cantante americana Taylor Swift avrebbe dovuto tenere a Vienna in questi giorni, comincia a emergere una terribile verità su quello che sarebbe potuto accadere senza l’intervento delle Forze dell’Ordine. I biglietti degli show previsti nella capitale austriaca erano già venduti da tempo, grazie alla consueta ed entusiastica adesione dei fan della Swift. Il tutto esaurito avrebbe portato decine di migliaia di ragazzi ad accalcarsi intorno e all’interno dello stadio. Ed è lì che il 19enne arrestato ieri in Austria aveva intenzione di colpire. Il terrorista avrebbe agito con la complicità di un altro ragazzo minorenne, nella cui abitazione la Polizia ha ritrovato materiale di propaganda dell’Isis e di Al-Qaeda. Il principale indiziato aveva pianificato tutto: la sua intenzione era di farsi esplodere fra la folla appena fuori dallo stadio, in modo da provocare più vittime possibili. Omar Haijawi-Pirchner, direttore della Sicurezza Statale e dell’Intelligence del Ministero degli Interni austriaco, ha riferito che l’aspirante kamikaze dopo l’arresto avrebbe confessato tutto, sia sulle sue intenzioni, sia sulla sua modalità di azione. E se non fosse stato fermato, oggi il mondo starebbe piangendo la morte di tanti giovani innocenti. Una prospettiva da brividi. E ci siamo andati pericolosamente vicini.