sabato, Luglio 27, 2024
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“Addio alla chemioterapia”. Arrivano ottime notizie per la cura dei tumori al seno

di Paolo Cagnoni

La pubblicazione dei risultati di uno studio su un farmaco di nuova generazione in grado di rivoluzionare la cura dei tumori al seno, il Trastuzumab Deruxtecan – un anticorpo monoclonale – stanno aprendo le porte a profondi e positivi cambiamenti per il presente e il futuro delle cure oncologiche. Il medicinale, già disponibile, testato su un campione di donne affette da cancro metastatico, si è rivelato più efficace della chemioterapia sia nel ridurre il rischio di morte, sia nel miglioramento dei tempi di sopravvivenza di alcune categorie di pazienti. E’ un risultato straordinario, se si pensa a quanto sia diffusa questa patologia. Ogni anno in Italia le nuove diagnosi sono circa 55.000. Con relativo ricorso alle sedute di chemioterapia, una procedura fortemente debilitante per l’organismo. Ma ora arrivano ottime notizie, che fanno sperare le pazienti affette dalla forma più aggressiva e difficile da affrontare di tumore al seno. 

cura tomore al seno

I risultati di uno studio di fase 3 su questo nuovo farmaco, denominato DESTINY-Breast06, sono stati presentati a Chicago, durante il congresso annuale dell’American Society of Clinical Oncology. I dati raccolti hanno evidenziato come il Trastuzumab Deruxtecan si sia rivelato efficace su pazienti colpite dalla forma più aggressiva di questa tipologia di cancro, il tumore al seno metastatico. Questo farmaco rientra nella categoria dei cosiddetti “coniugati anticorpo-farmaco“. Cioè medicinali che combinano l’utilizzo di un anticorpo che riconosce i recettori ormonali, provocati dalle cellule tumorali, con molecole di farmaci chemioterapici. Dai risultati disponibili a seguito della sperimentazione, è risultato che il Trastuzumab è più efficace della chemioterapia nel trattamento del cancro al seno con bassa o bassissima espressione della proteina Her2, un recettore ormonale associato a questo genere di tumori. 

tumore al seno

I tumori al seno si dividono in due grandi categorie. Che sono caratterizzate dalla presenza o dall’assenza dei recettori ormonali. I ricercatori hanno però scoperto negli ultimi anni che anche nei tumori in cui i recettori non sono rilevati in realtà sono presenti – sia pure in minime quantità. Le pazienti affette da questa tipologia di tumore al seno erano trattate con la chemioterapia, con tutte le controindicazioni del caso e con la consapevolezza che i benefici del trattamento spesso sono limitati. Ma ora, grazie alla creazione di questa nuova categoria di farmaci da somministrare subito dopo la terapia ormonale, gli effetti collaterali sono molto minori e i risultati ne dimostrano l’efficacia. Il Trastuzumab, infatti, ha ridotto del 38% il rischio di morte o di ricomparsa della malattia.

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