sabato, Luglio 27, 2024
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Come ha votato Milano? È rivoluzione, i dati tutti al contrario all’ombra della Madonnina

di Olimpia Fumagalli

Le elezioni europee del 2024 hanno rivelato significative differenze tra i risultati a livello nazionale e quelli specifici della regione Lombardia e della città di Milano. In Lombardia, la partecipazione al voto ha registrato un ulteriore calo, con solo il 55,29% degli aventi diritto che si sono recati alle urne, rispetto al 64,1% di cinque anni fa. Milano ha fatto addirittura peggio, con una partecipazione del 52,9%, un calo significativo rispetto al 61,18% del 2019.

Milano, Il Mondo al Contrario: Salvini non sfonda proprio nella sua città

I risultati elettorali in Lombardia hanno visto Fratelli d’Italia (FdI) affermarsi come il partito più votato, con un notevole distacco dal Partito Democratico (Pd). Questo successo conferma la forza del partito di Giorgia Meloni nella regione. La Lega di Matteo Salvini ha superato Forza Italia, ottenendo un risultato significativo che il suo leader avrebbe voluto vedere replicato anche a livello nazionale. La coalizione Stati Uniti d’Europa di Renzi-Bonino e Azione di Calenda sono riusciti a superare la soglia di sbarramento del 4%, anche se questo risultato non ha garantito loro l’accesso al Parlamento Europeo a causa delle dinamiche elettorali nazionali.

Milano, il panorama politico ha mostrato una configurazione diversa rispetto al resto della regione. Il Pd ha trionfato, ottenendo il 31,38% dei voti, distaccando di dieci punti Fratelli d’Italia, che ha raggiunto il 21,73%. Il terzo partito in città è stata Alleanza Verdi e Sinistra, fortemente sostenuta dalla candidatura di Ilaria Salis, con un 10,52%. Forza Italia si è posizionata quarta con l’8,87%, mentre la Lega di Salvini ha subito una sconfitta significativa, ottenendo solo il 6,14%, appena sopra il Movimento 5 Stelle (M5S) che ha raggiunto il 5,26%. Anche Azione e Stati Uniti d’Europa hanno superato la soglia del 6% a Milano, dimostrando una buona performance rispetto al contesto regionale e nazionale.

La forte astensione ha avuto un impatto considerevole, evidenziando una disaffezione crescente verso le elezioni europee in una delle regioni più dinamiche d’Italia. Solo in tre capoluoghi di provincia – Bergamo, Cremona e Pavia – dove le elezioni europee si sono tenute insieme alle comunali, l’affluenza ha mantenuto livelli più alti.

Vannacci pigliatutto, preferenze a go go nonostante Salvini (e non grazie a)

In Lombardia, il candidato della Lega, il generale Roberto Vannacci, ha ottenuto un numero impressionante di preferenze, con oltre 176.000 voti nella circoscrizione nord-occidentale, di cui 113.411 solo in Lombardia. Questo risultato lo posiziona ben al di sopra della capolista Silvia Sardone, che ha ricevuto poco più di 68.000 preferenze. In contrasto, Marco Reguzzoni, candidato con Forza Italia e sostenuto da Umberto Bossi, ha ottenuto solo 6.828 voti, una performance deludente rispetto alle aspettative.

Esaminando le preferenze a livello regionaleGiorgia Meloni ha superato le 400.000 preferenze in Lombardia, seguita a distanza da Carlo Fidanza e Mario Mantovani di FdI. Nel Pd, Cecilia Strada ha raccolto oltre 190.000 voti, seguita da Giorgio Gori e Irene Tinagli. Per la Lega, Roberto Vannacci ha più che raddoppiato i voti di Silvia Sardone, e Antonio Tajani ha ottenuto un netto vantaggio su Letizia Moratti in Forza Italia. Ilaria Salis, con più di 78.000 preferenze, guida Alleanza Verdi e Sinistra, seguita da Mimmo Lucano.

A Milano, Cecilia Strada del Pd ha ottenuto quasi 46.000 voti, doppiando Pierfrancesco Maran. Giorgia Meloni ha dominato la lista di FdI con oltre 48.400 preferenze. Ilaria Salis ha trainato Alleanza Verdi e Sinistra con più di 21.000 voti. In Forza Italia, Antonio Tajani ha superato Letizia Moratti con oltre 11.000 preferenze. Carlo Calenda di Azione ha raccolto 4.200 voti, mentre Matteo Renzi degli Stati Uniti d’Europa ha sorpassato Calenda con quasi 10.300 voti. Roberto Vannacci ha confermato la sua forza anche a Milano, ottenendo oltre 12.000 preferenze per la Lega.

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha riconosciuto la vittoria delle destre in Europa, ma ha sottolineato il forte sostegno al Pd e alla sua coalizione in città, che ha ottenuto il 55% dei voti. Sala ha ribadito la necessità di un centro politico per competere efficacemente contro le destre e ha espresso preoccupazione per la bassa partecipazione al voto, che segna un record negativo per l’Italia.

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