Via alla 62ª edizione della più importante fiera del settore. Gli occhi del mondo puntati su Milano. Presenti 2mila espositori e già si parla di record di visitatori
di Marta Bravi
Ha aperto i battenti ieri sotto le vele di Fuksas la 62esima edizione del Salone del Mobile dal suggestivo titolo «Dove il disegn si evolve» aperta fino a domenica. Un’edizione che si preannuncia particolarmente affollata – «Se guardiamo ai dati della biglietteria, siamo vicini a un numero record di visitatori da 130 Paesi» annuncia la presidente Maria Porro – e innovativa. Grazie alle neuroscienze, infatti, è stato completamente ripensato il layout espositivo da Lombardini22, che ha portato a un unico livello l’allestimento, che rende l’esperienza più funzionale e meno caotica. Pensato come un borgo con gli stand che si «affacciano» lungo il corso principale, il disegno dei padiglioni agevola il percorso di visita.
Con 174.457 metri quadrati di superficie espositiva per oltre 1.950 espositori (di cui il 33% dall’estero) quest’anno la manifestazione ospita le biennali del Bagno e della Cucina, cui si aggiunge il consueto Salone Satellite che quest’anno festeggia i 25 anni con 600 designer e neo-laureati di scuole internazionali di design. Al taglio del nastro, alla Fiera di Rho, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Turismo Daniela Santanchè, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco Sala. A fare gli onori di casa la presidente del Salone del Mobile, Maria Porro, il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin e il presidente di Fondazione Fiera Milano, Enrico Pazzali. «L’intero comparto turistico, di tutte le fiere, ogni anno attiva un valore aggiunto di 10 miliardi di euro e genera un valore aggiunto di quasi 5 miliardi – ha spiegato il ministro Santanchè -. Il comparto delle fiere per il turismo porta con sè un valore aggiunto, cioè aiuta a destagionalizzare, perchè le fiere non sono mai nei periodi canonici delle nostre vacanze. Questo significa anche stabilizzare i nostri lavoratori».
Un settore che occupa 48mila addetti e si compone di oltre 7mila unità locali di aziende che esportano per 5 miliardi di euro, pari al 30% del totale export nazionale del settore. A ricordarlo è Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. Si tratta di «numeri significativi che testimoniano la forza delle nostre imprese che attraverso idee, innovazione e talento sono l’orgoglio del Paese. Queste realtà sono la spina dorsale del Made in Italy e svolgono un ruolo decisivo per far sì che l’Italia sia la seconda manifattura più importante d’Europa».
Nella «storia di successo» del Salone del Mobile anche «il sistema Fiera Milano ha un ruolo determinante: è un formidabile strumento di politica industriale – spiega il presidente della Fondazione Fiera Pazzali -. Per competere con i colossi mondiali, infatti, serve un forte senso di interesse nazionale e una straordinaria visione di lungo periodo. Dobbiamo lasciarci alle spalle l’epoca del piccolo cabotaggio e della rendita di posizione. È il momento di adottare una proiezione strategica e di rafforzare la nostra capacità di costruire e progettare il futuro».
Una sfida enorme per il settore del legno, «complici i conflitti in corso, l’inflazione che non scende e i tassi di interesse ancora troppo elevati per imprese e famiglie» ricorda il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin.
La filiera si presenta all’appuntamento di aprile con un fatturato di 52,7 miliardi di euro e un saldo commerciale di oltre 8 miliardi di euro (+16,7%): il mercato italiano (32,8 miliardi di euro) e l’export (quasi 20 miliardi di euro) si mantengono comunque sopra i livelli pre-pandemici del 2019.