“La bellezza salverà il mondo”
Fëdor Dostoevskij
Le ultime vicende fanno pensare che il mondo stia andando in una direzione opposta. L’essere umano è così distratto dalla tecnologia, così assetato di potere che ha dimenticato la “bellezza”. Anzi, si è così propensi a distruggerla da non riconoscere più la sua essenza.
La speranza, forse, è da riporla nell’Arte.
L’arte è una forma di espressione creativa che può assumere molte forme, come la pittura, la scultura, la musica, la danza, il teatro e la letteratura.
L’arte permette alle persone di comunicare idee, emozioni e concetti attraverso diverse modalità artistiche.
Può essere un mezzo per esprimere se stessi, la cultura, le esperienze personali o per provocare riflessioni e dibattiti.
Tra i tanti scultori dell’animo umano e delle fragilità umane è Fëdor Dostoevskij (1821-1881) con i suoi lavori ha semplicemente forgiato il nostro tempo. I suoi libri, dalle Memorie del sottosuolo a I demoni e Delitto e castigo, dall’Idiota a I fratelli Karamazov, hanno indagato il fango e la gloria dell’uomo come nessuno, aprendo temi impensati, che sorprendono per aggressione ed abisso.
Tuttavia, siamo tutti consapevoli che l’arte è un’importante parte della cultura umana e può influenzare profondamente la società e le persone. In attesa che ciò accada, si spera che l’intelligenza artificiale non illuda che le emozioni non siano necessarie, la bellezza non sia imperfetta.