lunedì, Maggio 20, 2024
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La Pace nell’era della ‘Globalizzazione delle immagini’

Il concetto di nemico nella ricerca dell’applicazione del concetto di Pace.

L’avanzamento del sistema informatico e tecnologico, nel corso degli anni, ha ridotto le distanze geografiche, ha ampliato la nostra rete di interconnessioni, ha reso più labile il confine tra reale e virtuale.

Difatti, gli scenari di ‘guerra’ che negli ultimi mesi riempiono le pagine dei quotidiani non sembrano essere efficaci o reali; lo stesso attentato che Mosca ha vissuto l’altro giorno, sembra in reale. Se si guarda da un punto di vista mediatico e comunicativo ciò che accade, qualsiasi sia l’evento, il mondo appare un ‘spettatore inerme’.

Da poche ore è tornato il terrore dell’ISIS, il “nemico” del mondo dopo l’attacco dell’11 Settembre 2001, degli aerei che si schiantarono sul World Trade Center; l’evento significativo che segnò l’inizio della ‘globalizzazione delle immagini’. Un concetto sperimentale che abbiamo elaborato nel 2019 che sta trovando largo spazio negli eventi che si sono e si stanno verificando dal lontano 2001.

Tuttavia, l’idea di “nemico” spesso si riferisce a una persona o entità vista come ostile, avversaria o dannosa; ma il concetto di “nemico” è relativo e può variare a seconda del contesto, delle esperienze personali e delle percezioni individuali. Affrontare un “nemico” può richiedere pazienza, saggezza e, idealmente, cercare di risolvere le divergenze in modo costruttivo. Ma come tutti sappiamo il bisogno di ‘uccidere o di prevalere sull’altro è intrinseco nel genere umano: ‘fare le guerre è necessario per sentire il peso di essere’.

Difatti se analizziamo il concetto di ‘guerra’ verifichiamo che è un conflitto armato tra nazioni, gruppi o popoli che si combattono per ragioni politiche, territoriali, religiose o altre cause. La ‘guerra’ porta con sé distruzione, sofferenza e perdita di vite umane, oltre a generare profonde divisioni e traumi duraturi nelle società coinvolte. Eppure continuiamo a farle!

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Promuovere la ‘pace’ e risolvere i conflitti mediante mezzi non violenti è cruciale per evitare le devastanti conseguenze della guerra e costruire un mondo più pacifico e solidale; parole! Purtroppo sembra essere più un ‘concetto utopico’ che applicabile, perché se ci pensiamo la ‘pace’ è un concetto universale che si riferisce alla stabilità, all’armonia e alla tranquillità.  La ‘pace’ può riguardare sia il contesto personale che quello globale ma lo ‘shock percettivo ed emotivo’ sperimentato in questo contemporaneo ci ha resi incapaci di distinguere la dimensione ‘reale’ da quella ‘finzionale’, per tanto incapaci di guardare ‘oltre’ e scoprire il ‘senso umano’ più che quello ‘economico dittatoriale’. 

Anche se è un obiettivo che molti individui e comunità perseguono per un mondo migliore, resta lontano ‘l’idea di un mondo pacifico’.

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