L’altro giorno, il ministro della Difesa dell’Australia, Richard Marles, ha presentato un piano strategico per la difesa del Paese che prevede una spesa di circa 50 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, facendo cosi’ salire la spesa per la Difesa al 2,4 per cento entro il prossimo anno. Strategia costosa, ma necessaria nella regione Asia–Pacifico.
Ieri, il ministro degli Affari Esteri della Cina, Lin Jian, ha risposto al ministro australiano dicendo che la Cina non ha nessuna intenzione di invadere i paesi vicini e quindi non serve a nulla allarmarsi come ai tempi della “Guerra Fredda”. Ha aggiunto: “Il mondo non ha bisogno di instabilita’ e la Cina si oppone a tali iniziative. Noi speriamo che l’Australia cambi parere e faccia di piu’ per mantenere la pace e smetta di dire sciocchezze sulla Cina”.
La Cina ha un esercito grande e forte e fa paura ai paesi della regione Asia–Pacifico, come l’Australia, il Giappone, Corea del Sud, le Filippine, la Nuova Guinea, l’Indonesia.
Tutti si domandano: cosa succederebbe se la Cina invadesse l’isola di Taiwan? Ma i cinesi hanno sempre detto che Taiwan fa parte della Cina e nessuno ha il diritto di toccarla. L’altra domanda e’: sarebbero veramente disposti gli Stati Uniti a difenderla da un eventuale attacco della Cina? Ecco per quale motivo la tensione e’ piuttosto alta in questa parte del mondo, Se sono spine faranno molto male.
