Quando si pensa alla maternità, solitamente si pensa ad un diritto. Purtroppo tantissime volte non è così. Non sempre, il feto prima, definito bambino in seguito, avrà la possibilità di venire al Mondo, se ciò avviene, si chiama diritto alla vita. D’altro canto però, abbiamo anche il diritto della donna ad autodeterminarsi.
L’aborto, non va inteso come soluzione di comodo, ma solo ed esclusivamente come ultima spiaggia, qualora, la donna per gravi motivi personali, di salute propria, del feto, o di entrambi, non può portare a termine la gravidanza. Non sta a chi scrive e/o legge giudicare se, chi ricorre all’aborto agisce in modo corretto oppure no, l’unica cosa che dovrebbe fare, è, ringraziare il fatto che vive in uno Stato in cui tale diritto esiste e può essere esercitato.
Ben diversa è la posizione dello Stato Italiano in materia di Maternità surrogata, infatti nel nostro paese la pratica dell’utero in affitto è considerata reato. Non è consentito, mettere al mondo un figlio e considerarlo merce di scambio per trarne profitto.
La Maternità surrogata, viene definita da moltissime persone, la nuova forma di moderna schiavitù della donna. Rispettare la vita delle donne e dei bambini, vuol dire vietarne ogni tipo di mercimonio, vuol dire rispettarne la dignità. Attraverso la maternità surrogata, qualora dovesse passare una Legge nel nostro Paese che consentisse questa pratica, si tornerebbe indietro nel tempo, e si andrebbero a perdere tutti quei diritti di libertà e di emancipazione per cui molte donne hanno lottato, combattuto ed in alcuni casi estremi trovato anche la morte.
