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Iniziative per la festa della donna l’8 marzo all’associazione Luigi e Cecchino Cacciatore – Curteri di Mercato San Severino

FESTA DELLA DONNA A CURTERI DI MERCATO SAN SEVERINO, L’8 MARZO SCORSO, CON RIFLESSIONI E TESTIMONIANZE

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Davvero originale ed interessante, la festa della donna 2024 – targata associazione “Luigi e Cecchino Cacciatore”, in Curteri di Mercato San Severino. La serie di eventi, molto coinvolgenti, si è tenuta venerdì 8 marzo – presso la sede dell’associazione, nell’area parcheggio della frazione. In occasione della giornata internazionale dei diritti della donna, si è partiti dapprima con un breve e conciso convegno. Presieduto dalle consigliere Michela Amoroso, con delega alle Pari Opportunità, e Filomena Iannone. Cui poi si sono aggiunte, per un rapido indirizzo di saluto, anche le consigliere Eliana Landi e Rosa Ascolese. Oltre alle rappresentanti amministrative, assieme ai referenti del sodalizio (Ida Alfano, Sonia Cerrato, la stessa Filomena Iannone e altri o altre), è intervenuta una dipendente dell’ospedale della località Curteri. Per parlare, opportunamente, di prevenzione dei tumori all’utero e al seno – rivolta a tutte le donne. La “testimone”, se così possiamo definirla, si chiama Elisa De Simone. È intervenuta in sostituzione della dottoressa Vincenza Picucci, che avrebbe dovuto discutere di prevenzione e di screening oncologico al femminile. Assente per motivi di salute. Dopo il dibattito, alcuni attori amatoriali della compagnia “Teatro insieme Logos” hanno rappresentato una scenetta. Un atto unico di Eduardo De Filippo, intitolato: “Pericolosamente”. Adattato dagli attori di “Teatro insieme Logos”.

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Un recital simpatico, dedicato alle donne e a ciò che gli uomini non dovrebbero mai fare: prendere la propria compagnia a revolverate. Infatti, in scena, il protagonista spara – con una pistola a salve – alla moglie insopportabile. Che, a seguito della paura, diviene docile come un agnellino. Tre i caratteristi, nell’aula dell’associazione, tutti bravi e validi.

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In seguito, si è tenuta una piccola “riffa”, i cui proventi sono andati per gli scopi dell’associazione “Luigi e Cecchino Cacciatore”. Il sodalizio compirà – a breve – il primo anno di vita. Si tratta di una realtà aperta al territorio, con tante idee ed iniziative – già attuate e/o da compiere. Da intraprendere. Anche gli spazi, dove i responsabili si riuniscono, sono offerti alla comunità. A chi volesse usufruirne, per ripetizioni; per feste e quant’altro. È un sodalizio giovane, propositivo, attivo.

Dopo l’estrazione dei tre biglietti, per i tre premi corrispondenti, l’associazione ha offerto un rinfresco; un buffet di pizzette, rustici e dolci. I rustici e le pizzette sono stati comprati, mentre le crostate e la ciambella all’arancia – sopraffine e gustose – sono state preparate dalle mani delle donne afferenti all’associazione. Con sapienza, maestria e tanto amore. Infine, la serata si è conclusa in allegria – grazie alle musiche del karaoke.

Chiusura col botto e in bellezza, quindi, non soltanto per il genere femminile; anche per gli uomini del sodalizio presenti alla serata.

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Nel corso della convention, sono emerse diverse riflessioni. Innanzitutto, sono stati – brevemente – snocciolati alcuni dati. Sicuramente allarmanti. Sulle condizioni della donna, a livello nazionale.

La consigliera Amoroso, in particolare, ha parlato di ben 120 donne uccise – nel “solo” anno 2023; di circa 44mila madri di famiglia che sono state “costrette” a lasciare il lavoro – non potendo più conciliare, coniugare, la professione e la cura della famiglia. Ancora, parole di Michela Amoroso, solo il 6% delle donne trova nuovamente lavoro – dopo la maternità. Infine, dal punto di vista economico (si tratta della cosiddetta “violenza economica”), a parità di mansioni, il genere femminile guadagna all’incirca 8mila euro in meno rispetto al “versante” maschile. Secondo la Amoroso: “Occorre che le donne educhino i figli maschi al rispetto di genere”. Per non vanificare i risultati ottenuti, dopo tante lotte, dalle donne. Per affermare la loro produttiva e fantasiosa creatività.

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La Amoroso ha citato, per quanto attiene ai diritti “femminili”, muliebri, la legge del 1981 – ad abolire l’istituzione del cosiddetto “matrimonio riparatore”. Sempre a danno dell’altra metà del cielo. Ma – molto più recentemente, ovvero soltanto nel 1996 – la violenza sessuale diviene un reato contro la persona e non solo contro la morale. Queste normative così “vicine a noi, nel tempo” mostrano come la strada per una piena parità e realizzazione dell’essere muliebre sia ancora in salita. Le consigliere Amoroso e Iannone, oltre a leggere delle liriche incentrate sulla femminilità e sui suoi diritti, hanno ricordato gli eventi della mattinata. Come la piantumazione di alberi di mimose, simboleggianti la donna, ad opera di docenti e alunni di alcuni plessi delle scuole primarie. Proprio per sensibilizzare le nuove generazioni, anche i bimbi maschi, verso l’argomento.

Incisiva anche Elisa De Simone, che ha spiegato come sia essenziale la prevenzione. Parlando dell’autopalpazione, riguardo i noduli al seno. Parlando anche della possibilità di evitare i tumori alla mammella e all’utero, mediante l’informazione. Sì, perché nessuna donna possa dire: “Io non sapevo”. La testimone ha parlato del film “C’è ancora un domani”, alla cui regia vi è stata l’attrice Paola Cortellesi. E ha paragonato la figura femminile a una casa: un edificio che non può crollare!

Uscendo fuori di metafora, ogni donna deve dedicare tempo e cura al proprio corpo. Prevenendo – appunto – il cancro e il tumore. Sono stati espressi altri concetti, nel pur breve e non “pesante” o noioso incontro. 

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Un plauso all’associazione della frazione Curteri, proprio “Luigi e Cecchino Cacciatore”, che – in circa un anno di attività e apertura al pubblico – ha saputo coinvolgere grandi e piccini, residenti a Curteri e non, per aggregare le persone e offrire occasioni di riflessione o di svago. Oppure integrando l’una e l’altro, come è accaduto l’8 marzo scorso.

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