sabato, Luglio 27, 2024
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Integratori alimentari? Ecco quali fanno bene e quando vanno evitati. La classifica

Il mondo dell’integrazione alimentare, conosciuto anche con il termine nutraceutica, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni e i prodotti disponibili in commercio sono migliaia e vantano molteplici proprietà ed utilizzi. Pur essendo prodotti generalmente sicuri per la salute, un loro utilizzo sbagliato potrebbe causare spiacevoli problemi intestinali, dal semplice mal di stomaco fino a nausea e diarrea. In questo articolo vogliamo quindi fare chiarezza sui principali disturbi associati agli integratori e come evitarli, cercando di capire innanzitutto come funziona l’assorbimento dei nutrienti nel nostro organismo.

In Italia sono oltre 38 milioni i consumatori stabili di integratori, forti della convinzione che si tratti di sostanze vegetali e che fanno bene. Come spiega Melania Rizzoli su Libero, “non tutti gli integratori sono essenziali, poiché molto dipende dalla loro bio disponibilità, ovvero dalla velocità con cui vengono assorbiti o metabolizzati, e questo avviene solo se necessario all’organismo, altrimenti la maggior parte di queste sostanze viene eliminata o degradata dal fegato, che non le utilizza affatto nei suoi processi metabolici”. Durante l’estate, si sa, c’è il boom degli integratori alimentari per sopperire alla disidratazione (anche quando ci si sottopone ad attività fisica intensa). Ma anche qui attenzione, possono esserci effetti collaterali: aumentare i dosaggi di tali sostanze oltre le dosi consigliate è pericoloso. Spiega Rizzoli: “Soprattutto per quanto riguarda le Vitamine del gruppo B e C, le quali vengono espulse con velocità in caso di mancata carenza, come gli integratori di natura sintetica vengono difficilmente assorbiti o metabolizzati”

medico di base

Sono molti i fattori che determinano un assorbimento limitato dei nutrienti da parte del nostro organismo, infatti rivestono notevole importanza queste condizioni:

 
  • diarrea
  • celiachia
  • intolleranze alimentari
  • chirurgia bariatrica
  • infiammazioni intestinali
  • alcolismo
  • stitichezza
  • gastriti

Spiega ancora Rizzoli: “Questo tipo di integratore difficilmente produce l’effetto anti-age poiché il nostro intestino non distingue se le proteine che gli arrivano provengono dalla carne, dalle uova, dai legumi o da una pasticca integrata, e soprattutto la sua destinazione non viene affatto veicolata sulla pelle del viso e del corpo, non andrà a formare nuovo collagene, bensì si distribuirà solo dove vi siano eventuali carenze nei tendini e nelle cartilagini, eliminando il superfluo attraverso le feci”. Anche la carnitina, molto utilizzata dagli sportivi in dosaggio elevato, è soggetta più delle vitamine e dei minerali a questo tipo di saturazione, “poiché qualche grammo al giorno può essere utile nei cardiopatici ma non migliora le prestazioni fisiche e muscolari di un soggetto sano”.

 

Tra gli effetti collaterali che gli integratori alimentari possono causare c’è l’interferenza con l’assorbimento di alcuni farmaci e ridurne l’efficacia terapeutica. “Ad esempio degli anticoagulanti, della pillola anticoncezionale, degli ormoni e degli antibiotici assunti in contemporanea, o di quelli che promettono il rafforzamento delle difese immunitarie”. Insomma, al di là delle attività benefiche che i vari brand commercializzano, il vero effetto salutare della maggior parte degli integratori “dipende solo ed esclusivamente dai principi attivi che contengono e dalle necessità metaboliche del momento” di ogni singolo soggetto. In conclusione, il consumo scorretto di integratori multivitaminici può provocare l’insorgenza di effetti collaterali come fastidi allo stomaco, costipazione o diarrea. Il consumo di questi integratori, inoltre, può interferire con l’assunzione di alcuni farmaci.

 
 
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